“Vi do un nuovo comandamento che vi amiate gli uni e gli altri; come io vi ho amato, anche voi amatevi gli uni gli altri”. Giovanni 13:34 VG 116.1
Vi sono alcuni che albergano uno spirito d’invidia e di odio contro i loro fratelli, e questo lo chiamano Spirito di Dio. C’è chi va da una parte all’altra spettegolando, accusando e condannando, oscurando il carattere e incoraggiando la malizia nei cuori. Portano informazioni false alle porte dei loro vicini, e questi, nell’ascoltare le calunnie, perdono lo Spirito di Dio. Neppure il messaggero di Dio che porta la verità al popolo si salva…. VG 116.2
Questo peccato è peggiore di quello di Acan. La sua influenza non è limitata a coloro che lo accolgono. È una radice amara, dalla quale molti sono contaminati. Dio non può benedire la chiesa finché non è libera da questo male che corrompe le menti, gli spiriti e le anime di quelli che non si pentono e non cambiano la loro condotta. VG 116.3
Chi è rinnovato dallo Spirito di Cristo, amerà non solamente Dio; ma amerà anche i suoi fratelli. Chi ha commesso un errore dovrà essere trattato in armonia con le direttive date nella Parola di Dio. “Fratelli, se uno è sorpreso in qualche fallo, voi che siete spirituali, rialzatelo con spirito di mansuetudine. Ma bada bene a te stesso, affinché non sia tentato anche tu” (Galati 6:1). VG 116.4
Deve disapprovare il male in modo chiaro e fedele, ma chi realizza quest’opera deve prima essere sicuro che lui stesso non è separato da Cristo per cattive opere. Deve essere in condizioni di recuperare chi ha sbagliato, con spirito di mansuetudine. Sempre che possa farlo, non dovrà cercare di correggere o rimproverare i suoi fratelli, perché creerà doppio male anziché eliminarne uno. Siate scrupolosi nel trattare quelli che sono stati comprati col sangue di Cristo. Non dimenticate la preghiera che il Salvatore offrì prima di lasciare i suoi discepoli mentre lottava nel giardino del Getsemani. Non dimenticate il grande valore che Cristo attribuì agli esseri umani acquisendoli al prezzo della sua vita. Molti sembrano disposti a ferire e offendere i cuori dei loro fratelli. Stanno seguendo l’esempio di Cristo? Dove sta scritto nel registro di comportamento di Cristo con gli uomini, l’annotazione che dichiara poca longanimità e pazienza con i propri fratelli?... VG 116.5
Quello che distingue i cristiani dai mondani è la manifestazione della somiglianza con Cristo, e mediante la sua influenza pura, pulirà il cuore dall’egoismo. VG 116.6
(Manoscritto 52, del 18 Aprile 1902, “Frammenti”) VG 116.7