“Nella mia casa e dentro le mie mura darò loro un posto e un nome migliore di quello dei figli e delle figlie; darò loro un nome eterno che non sarà mai cancellato”. Isaia 56:5 VG 160.1
Da quando so che lei è dolorosamente tentata sento una profonda simpatia nei suoi confronti. Il nemico sta tentando di scoraggiarla e indebolirla. Non è da meno la simpatia e il profondo interesse che sento per suo marito. Il nostro Salvatore sarà il suo Salvatore se lo accetterà. Mai, mai dovremmo considerare di poca importanza diventare figli e figlie di Dio, ma sentire che è il più alto onore. VG 160.2
Sorella mia, non ceda mai alla tentazione di sacrificare i principi cristiani col fine di armonizzare col criterio del mondo. Sia ferma, sia fedele, poiché lei è stata comprata con prezzo. Il suo dovere verso il Salvatore può condurla per strade che non siano delle più gradevoli, perché il suo Redentore non camminò per sentieri soddisfacenti e auto gratificanti. Non visse per compiacere sé stesso. Rimase al di fuori del campo e soffrì il vituperio. Dovunque la Provvidenza l',abbia collocata, Dio le darà forza per rimanere ferma nella fede. Che niente s’interponga tra la sua anima e Dio. . . VG 160.3
Cristo non ci diede semplicemente le direttive circa il sentiero nel quale dobbiamo camminare, ma venne per essere il nostro Maestro. Ci disse non solo come dobbiamo ubbidire, ma, mediante la sua vita, ci diede un esempio pratico di come dobbiamo fare. In questo modo è il vero Aiutante. Camminando davanti a noi, abbatte gli ostacoli e ci dice di seguire le sue impronte. Il nostro benedetto Salvatore ci dice: “Seguimi. Io ti condurrò. Io sono la via, la verità e la vita. Chi mi segue non camminerà nelle tenebre”. (Vedasi Giovanni 14:6 ; 8:12). VG 160.4
Cristo servì come un vero figlio, come un figlio obbediente. Dichiarò: “Ho osservato i comandamenti di mio padre”. La santificazione significa obbedienza per tutta la vita. Possiamo essere grandemente onorati nell’essere in società con Cristo. “Prendete il mio giogo su di voi, e imparate da me che sono mansueto e umile di cuore; e troverete riposo alle anime vostre”. (Matteo 11:29). L’obbedienza che Cristo ci ha lasciato costituisce un esempio grande e perfetto. VG 160.5
Sorella mia, il Signore la ama e desidera che Lei abbia la corona della vita. “Chi vince sarà dunque vestito di vesti bianche ed io non cancellerò il suo nome dal libro della vita, ma confesserò il suo nome davanti al Padre mio, e davanti ai suoi angeli”. (Apocalisse 3:5). Le vesti bianche sono i paramenti della giustizia di Cristo e tutti coloro che possiedono quella giustizia sono partecipi della natura divina. In essi è scritto “il nome del mio Dio, e il nome della città del mio Dio, la nuova Gerusalemme, la quale discende dal cielo, da presso il mio Dio, e il mio nuovo nome”. (Apocalisse 3: 12). VG 160.6
(Lettera 48, del 1 giugno 1898, diretta ad una credente Australiana) VG 160.7