“Compite la vostra salvezza con timore e tremore, poiché Dio è colui che opera in voi il volere e l’operare, per il suo beneplacito”. Filippesi 2:12,13 VG 179.1
Parlate delle benedizioni di Dio. Introduciamo nelle nostre vite tutta l',affabilità possibile. Quando gli altri cominciano a discutere e criticare; con determinazione: sia mediante il silenzio o facendo girare la conversazione su un altro tema, diamo un taglio alle parole che non sarebbero dette con saggezza. Dobbiamo continuare a sperare nel Signore mediante la preghiera e suppliche umili, sforzandoci di sorvegliare la porta delle nostre labbra al fine di non pronunciare nessuna parola “ignorante” con la sensazione d’incredulità. VG 179.2
Dobbiamo parlare con fede, praticando le stesse cose che chiediamo al Signore e che possiamo fare per la sua grazia. In questo modo lavoriamo per la nostra salvezza, tentando di aiutare e salvare, mediante parole fedeli e gesti gentili, quelli che hanno problemi. È Dio che produce in noi il volere e l’operare, per la sua buona volontà. Il finito e l’infinito devono unirsi per realizzare l',opera che deve essere fatta. Dio si è compromesso per darci forza, coraggio, affabilità e gioia nel nostro Salvatore. Quando siamo uniti a Lui, la parola che getterebbe ombra sugli altri, non si dice. VG 179.3
Ricordiamo che ognuno ha qualche punto oscuro nella sua esperienza. Facciamo tutto quello che possiamo per portare coraggio e speranza nella vita degli altri. Che benedizione sarà questa! Essi a loro volta parleranno con parole d’incoraggiamento ad altri affinché la luce brilli nei loro cuori. Facendo quest’opera comprenderemo che il Signore ascolta le nostre preghiere poiché lavoriamo in armonia con esse, compiendo ogni dovere verso Dio e verso noi stessi. Dobbiamo fare la nostra opera con un atteggiamento mentale di gratitudine e di preghiera. Ma per fede possiamo reclamare il compimento della promessa: “Chiedete e vi sarà dato; cercate e troverete” (Matteo 7:7). VG 179.4
Si! Avremo la risposta alle nostre preghiere, perché Dio opererà in modo straordinariamente abbondante, al di sopra delle nostre aspettative. Che testimonianza preziosa daremo di Dio! Che onore faremo alla verità della sua Parola! Saremo in condizione di dire: “Pazientemente ho aspettato l’Eterno, Egli si è inchinato verso di me, e ha sentito il mio grido. E mi ha tirato fuori dal pozzo della disperazione, dalla melma fangosa; ha messo i miei piedi sulla roccia, ha reso saldi i miei passi. Ha messo nella mia bocca un cantico nuovo, lode al nostro Dio. Molti vedranno questo, e temeranno, e confideranno nell’Eterno. Beato l’uomo che ripone nell’Eterno la sua fiducia e non si rivolge ai superbi, né a quelli che si sviano dietro alla menzogna”. (Salmo 40:1.4). VG 179.5
(Lettera 87, del 20 Giugno 1900, diretta a Edson e Emma White) VG 179.6