“Ricordatevi dei carcerati…..” Ebrei 13:3 VG 183.1
Rispondendo a un invito, ieri, ho diretto la parola ai prigionieri (di un carcere vicino a Salem, Oregon U.S.A.). La sorella Jordan, un’affettuosa sorella nella fede, mi fece salire sulla sua carrozza… Con sorpresa vidi un bel gruppo di uomini affiatati e intelligenti. Oh, che triste! Quanti ragazzi, più giovani dei nostri cari figli, tanto intelligenti e apparentemente capaci di occupare qualsiasi posizione nella società. VG 183.2
Nessuno avrebbe pensato che quei giovani fossero dei prigionieri, solo le loro uniformi lo indicavano, ciononostante erano puliti e ordinati. Non vi era nulla di ripugnante in loro. VG 183.3
Il direttore della prigione ci fece entrare, e poi, al suono di una campana, pesanti bulloni di ferro furono ritirati con un forte rumore e dalle loro celle salì un mormorio di circa 150 prigionieri. Poi fummo rinchiusi con loro: il carceriere, la moglie del direttore della prigione, il fratello Carter e sua moglie, la sorella Jordan e io. VG 183.4
I detenuti cantarono diretti dal fratello Carter. Lì vi era un organo. L’esecutore era un giovane uomo, un eccellente musicista, un uomo promettente, e senza dubbio, oh, che triste! Era un condannato. Feci una preghiera e tutti chinarono il capo. Cantarono un’altra volta e poi iniziai a parlare. Ascoltarono molto attentamente le seguenti parole: “Guardate quale amore ci ha dato il Padre, affinché siamo chiamati figli di Dio” (1 Giovanni 3:1). Poi presentai loro il peccato di Adamo, la sua caduta e il dono di Dio per redimere questa colpa, l’amore manifesto per salvare l’uomo dal peccato e dalla rovina. Commentai la tentazione di Cristo nel deserto, la vittoria che ottenne in favore della razza umana, e come l’uomo può superare le seducenti trappole di Satana ponendo la sua fiducia in Cristo…. VG 183.5
Mi soffermai un momento sulla natura del peccato, che è la trasgressione della legge, e che mediante il pentimento davanti a Dio e la fede in nostro Signore Gesù Cristo, il peccatore può ricevere la salvezza completa e gratuita. Ma l’uomo non può essere salvato dai meriti del sangue di Cristo se continua a violare la legge del Padre…. Cristo morì per mostrare al peccatore che non vi è speranza per lui se continua a vivere nel peccato. L’obbedienza a tutti i requisiti di Dio è la sua unica speranza per ricevere il perdono mediante il sangue di Cristo. Parlai anche della grande ricompensa che sarà data nella vittoria finale: la corona della vita che non svanisce e che sarà posta sulle loro teste. VG 183.6
Le persone mi ascoltarono con solenne commozione sui volti e con le lacrime agli occhi, benché incalliti dal peccato, sentirono l’impatto delle parole che gli era stato diretto. VG 183.7
(Lettera 32, del 24 Giugno 1878, diretta a James White, che stava viaggiando nella parte orientale degli Stati Uniti) VG 183.8