“Riconciliati dunque con Dio e sarai al sicuro; così avrai benessere” Giobbe 22:21 VG 242.1
L’amore di Dio dovrebbe indurci a trovare piacere nel conoscere e fare la sua volontà. Così giornalmente saremo meglio preparati per vincere, per essere esempi del potere che ha la grazia celeste nell’elevare e nobilitare gli esseri umani. Cristo fu tentato in ogni punto come noi, ciononostante Lui vinse. E oggi attende di udire e di rispondere alle ferventi richieste dei suoi figli in favore della grazia che li renderà idonei al trionfo. VG 242.2
Siate gentili con chi entrate in contatto; così lo sarete anche con Dio. Lodatelo per la sua bontà, così diventate suoi testimoni, e vi preparate per unirvi agli angeli. In questo mondo state imparando a comportarvi con la famiglia di Cristo nei cieli. VG 242.3
Non ritardate nel familiarizzarvi con i principi che i figli di Dio devono seguire. Siamo qui per imitare il carattere di Cristo e familiarizzarci con la sua bontà, la sua umiltà. Questo ci collocherà, dove il nostro stato di servizio ci indicherà: “Siate completi in Lui” (Colossesi 2:10). Per la pazienza, la gentilezza, il dominio dell’io, dobbiamo mostrare che non siamo del mondo, che giorno dopo giorno stiamo imparando le lezioni che ci renderanno idonei per entrare nella scuola superiore. VG 242.4
Quando i redenti di Dio saranno chiamati in cielo, non abbandoneranno i progressi compiuti in questa vita nel contemplare Cristo. Continueranno sempre di più a imparare su ciò che concerne Dio. Eleveranno le loro ricerche spirituali nelle coorti celesti, senza lasciare in questo mondo nulla di origine divina. Quando i libri del cielo saranno aperti, a ogni vincitore sarà assegnata una parte e un posto, secondo il perfezionamento che hanno raggiunto in questa vita. VG 242.5
I figli e le figlie di Dio si sentono spinti a perseverare negli sforzi di vincere, quando ogni giorno comprendono la necessità d’imparare dallo Spirito Santo la via del bene e della giustizia. Nessuna opera falsa sarà compiuta nel loro servizio. Tutti i giorni si rendono conto che devono mantenere ferma la loro fede dall’inizio fino alla fine. VG 242.6
Quando qualcuno si svia dal retto sentiero, lo Spirito Santo, operando nella sua mente, lo porta a confessare il suo errore in modo che possa servire d’avvertimento affinché gli altri non facciano lo stesso. Nessuno deve credere che la sua posizione è tanto esaltata da non aver bisogno di riconoscere le proprie mancanze, ma non per questo gli altri l’abbiano in poca stima… VG 242.7
Un uomo non dovrebbe mai essere orgoglioso da non poter riconoscere: “Mi sono sbagliato”. Il minimo che può fare dopo aver peccato è dare prova del suo dolore e pentimento. Coloro che si comportano così saranno onorati da Dio, anche se commettono errori. VG 242.8
(Manoscritto 31 del 22 Agosto 1903 “Insegnamenti dal terzo capitolo di 1 Giovanni) VG 242.9