Quando Cristo esclamò sulla croce: “È compiuto!” (Giovanni 19:30), in quel momento la terra tremò e le tombe di molti che erano stati fedeli e leali nel dare la loro testimonianza contro l’opera del male e magnificare il Signore degli eserciti, si aprirono. Quando il Datore della Vita uscì dal sepolcro, Egli proclamò: MS1 251.1
“Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore, vivrà”.
Giovanni 11:25 MS1 251.2
Egli convocò questi santi dalle loro tombe. Mentre vivevano, avevano testificato risolutamente della verità. Ora erano i testimoni di Colui che li aveva risuscitati dai morti. Questi, disse Gesù, non sono più dei prigionieri di Satana, perché Io li ho riscattati. Io li ho tratti dalle tombe, come primizie della mia potenza, affinché siano con Me là dove sono Io, e perché non debbano mai più sperimentare la morte e la sofferenza. MS1 251.3
Durante il Suo ministero, Gesù resuscitò i morti ridandogli la vita. Resuscitò il figlio della vedova di Nain, la figlia di Jairo, e anche Lazzaro. Ma essi non furono rivestiti d’immortalità. Dopo la loro resurrezione, continuarono ad essere soggetti alla morte. Invece, quelli che sono stati risuscitati in occasione della resurrezione di Cristo, furono resuscitati per la vita eterna ed essi ascesero con Lui nei cieli come trofei della Sua vittoria sulla morte e il sepolcro. MS1 251.4
Dopo la Sua resurrezione, Cristo non si mostrò a nessuno, ma solo ai Suoi seguaci, ma riguardo alla sua resurrezione non mancarono le testimonianze. Quelli che furono risuscitati con Cristo “apparvero a molti”. (Matteo 27:53), e dichiararono: Cristo è resuscitato dai morti e noi siamo resuscitati con Lui. Nella città, loro testimoniarono il compimento della Scrittura. MS1 251.5
“Rivivano i tuoi morti! Risorgano i miei cadaveri! Svegliatevi ed esultate, o voi che abitate nella polvere! Poiché la tua rugiada è rugiada di luce, e la terra ridarà alla vita le ombre”.
Isaia 26:19 MS1 251.6
Questi santi resuscitati contraddissero le menzogne propagate dalle guardie romane che erano state corrotte con questo fine: che i discepoli durante la notte erano venuti e avevano rubato il corpo di Cristo dal sepolcro. Una testimonianza come questa non poteva essere taciuta. Cristo fu la primizia di coloro che dormono. Per la gloria del Padre, il Principe della vita doveva essere la primizia, la realtà simbolizzata dall’offerta agitata. MS1 252.1
“Perché quelli che ha preconosciuti, li ha pure predestinati a essere conformi all',immagine del Figlio suo, affinché egli sia il primogenito tra molti fratelli”…
Romani 8:29 MS1 252.2
Questa stessa scena, la risurrezione di Cristo veniva celebrata simbolicamente dai giudei. Quando nei campi maturavano le prime spighe di cereali, erano raccolte accuratamente, e quando il popolo saliva a Gerusalemme, le presentava davanti al Signore come offerta di ringraziamento. Il popolo agitava i covoni maturi davanti a Dio riconoscendolo come Signore della messe. Dopo questa cerimonia, il grano veniva falciato e aveva inizio la mietitura. MS1 252.3
Così, coloro che erano risorti, dovevano essere presentati davanti all’universo come garanzia di tutti coloro che credono in Cristo come loro Salvatore personale. Lo stesso potere che risuscitò Cristo dai morti, risusciterà la sua Chiesa e la glorificherà con Cristo, come Sua sposa, al di sopra di tutti i principati, al di sopra di tutti i poteri, al di sopra di ogni nome che si nomina, non solo in questo mondo, ma anche nelle coorti celesti, il mondo futuro. La vittoria dei santi che dormono, sarà gloriosa nel mattino della risurrezione. Il trionfo di Satana avrà fine, perché Cristo trionferà in gloria e onore. Il Donatore della Vita, coronerà d’immortalità tutti quelli che usciranno dalle tombe. MS1 252.4