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Io andrò avanti con la mia opera MS1 53

Noi possiamo essere chiamati “deboli e sciocchi”, fanatici e anche folli. Si potrà dire di noi come fu detto di Cristo “ha un demonio ed è fuori di se”
(Giovanni 10:20). MS1 53.3

Ma il compito che il Maestro ci ha dato deve essere il nostro lavoro costante. Le nostre menti devono essere guidate da Gesù, senza cercare le lodi o gli onori degli uomini ma arrenderci a Colui che giudica rettamente. Lui sa come aiutare coloro che pur seguendo le sue orme, soffrono un certo grado di rimproveri che Egli stesso ha subito. Fu tentato in ogni cosa come lo siamo anche noi. Ragion per cui Egli è in grado di soccorrerci. MS1 53.4

Non importa quale interpretazione erronea sia data alle mie testimonianze da chi professa giustizia, tuttavia essi non hanno conosciuto ancora Dio. Io devo con umiltà continuare il mio compito. Pronuncerò le parole che Dio mi ordinò di dire, parole d’incoraggiamento, e d’avvertimento. Sulla terra non rimane altro che una piccola traccia del mio passaggio. Il compito che il Padre mi ha dato, io lo realizzerò con fedeltà per la grazia di Dio, sapendo che tutte le mie opere passeranno sotto l’esame di Jehovah. MS1 53.5

Manoscritto 4-1883 MS1 53.6