Il Signore desidera che tutti noi fossimo decisamente più ferventi. Non possiamo permetterci di commettere degli errori per quanto concerne la spiritualità. Davanti a noi vi è la domanda di vita o di morte: “Che cosa devo fare per essere salvo, eternamente salvo? Che cosa posso fare per ereditare la vita eterna — una vita confrontata a quella di Dio?” Questa domanda deve essere considerata con molta attenzione. …..Mentre noi viviamo in questo mondo, dobbiamo diventare degli strumenti di Dio. Paolo dichiarò: MS1 75.1
“Noi siamo infatti collaboratori di Dio, voi siete il campo di Dio, l', edificio di Dio”.
1 Corinzi 3:9 MS1 75.2
Noi siamo i suoi collaboratori nella misura in cui Lui desidera realizzare i suoi progetti. Siamo veramente pronti a soddisfare i propositi del Signore? Cerchiamo realmente di assomigliare a Cristo e fare la Sua volontà con le parole e con le azioni? In quali condizioni oggi si trova la famiglia umana? Avete mai visto prima un tempo di confusione violenza, omicidi, furti e altri crimini? A questo punto, qual è il nostro posto nell’odierna società? MS1 75.3
Nel capitolo 58 d’Isaia leggiamo: MS1 75.4
“Ecco, voi digiunate per litigare, per fare discussioni, e colpite con pugno malvagio; oggi, voi non digiunate in modo da far ascoltare la vostra voce in alto”.
Isaia 58:4 MS1 75.5
… e ancora: MS1 75.6
È forse questo il digiuno di cui mi compiaccio, il giorno in cui l', uomo si umilia? Curvare la testa come un giunco, sdraiarsi sul sacco e sulla cenere, è dunque questo ciò che chiami digiuno, giorno gradito al SIGNORE? Il digiuno che io gradisco non è forse questo: che si spezzino le catene della malvagità, che si sciolgano i legami del giogo, che si lascino liberi gli oppressi e che si spezzi ogni tipo di giogo? Non è forse questo: che tu divida il tuo pane con chi ha fame, che tu conduca a casa tua gli infelici privi di riparo, che quando vedi uno nudo tu lo copra e che tu non ti nasconda a colui che è carne della tua carne?
Isaia 58: 5-7 MS1 75.7