Dopo la delusione del 1844, nelle file degli avventisti entrò il fanatismo. Il Signore ha inviato messaggi d’avvertimento per fermare il pericolo che si stava insinuando. Tra alcuni uomini e donne vi era troppa familiarità. Presentai loro la sacra norma di verità che dovremmo raggiungere, e la purezza di comportamento che dovremmo mantenere per ricevere l’approvazione di Dio ed essere senza macchia né ruga. Le solennissime ammonizioni di Dio furono comunicate a uomini e donne i cui pensieri correvano per canali impuri mentre pretendevano di essere favoriti da Dio in modo speciale; ma il messaggio divino fu disprezzato e respinto… MS2 16.3
Neppure adesso siamo fuori pericolo. Ogni anima che si impegna a proclamare al mondo il messaggio d’avvertimento, sarà fortemente tentata di seguire una condotta che neghi la sua fede. MS2 16.4
Come operai del Signore, dobbiamo unirci per disapprovare e condannare qualsiasi cosa, anche la più piccola, che tenda ad approssimarsi al male in ciò che concerne la nostra unione con altre persone. La nostra fede è santa; il nostro operare consiste nel vendicare l’onore della legge di Dio, e la sua natura non tende a degradare i pensieri o il comportamento di nessuno. Molti pretendono di credere e insegnare la verità, e tuttavia la mescolano con idee erronee e fantasiose. Però, c’è una base sulla quale dobbiamo appoggiarci. Dobbiamo credere e insegnare la Verità proclamata da Gesù. La santità del cuore non condurrà mai un’anima a commettere azioni impure. Quando qualcuno che pretende d’insegnare la Verità, passa molto tempo in compagnia di giovani donne sposate, o anche, quando tocca la mano di lei con troppa familiarità, o conversa in maniera troppo confidenziale, abbiate paura di lui, perché i principi puri della verità non adornano la sua anima. Queste persone non sono operai di Gesù, perché non sono in Cristo, e Cristo non dimora in loro. Essi hanno bisogno di una profonda conversione, affinché Dio possa accettare il loro operato. MS2 16.5
La Verità celeste non degrada mai il ricevente, né mai lo conduce alla ben che minima manifestazione di familiarità indebita. Al contrario, essa santifica il credente, affina il suo gusto, lo eleva, lo nobilita e lo unisce a Cristo con uno stretto legame. MS2 16.6
Lo conduce ad accettare il comandamento dell’apostolo Paolo che ordina di astenersi da ogni apparenza di male, affinché non parlino male delle sue buone opere.
Review and Herald,10 novembre, 1885*Per ulteriori riferimenti riguardo al fanatismo, vedere Life Sketches, pagine 85-94; Testimonies for the church, volume 1, pagine 71-73, volume 8, pp. 291-292; Gospel Workers, pp. 316,317 MS2 16.7