A quelli chi soffre vorrei dire questo: Abbiate fede nella speranza della risurrezione. Le acque che state bevendo sono molto amare al vostro palato, come lo furono le acque di Mara per i figli d’Israele nel deserto ma, Gesù le può addolcire col Suo amore. Quando Mosè presentò al Signore le penose difficoltà degli israeliti, non gli diede alcun nuovo rimedio ma, richiamò la sua attenzione su ciò che aveva a portata di mano; infatti, lì vicino c’era un arbusto che Lui aveva creato e che doveva essere gettato nell’acqua per purificare e addolcire la sorgente. (Esodo 15:25) Così, il popolo che pativa la sede poté bere l’acqua con piacere e in tutta sicurezza. Il Signore ha provveduto un balsamo per ogni ferita. C’è un balsamo in Galaad, e lì c’è anche un medico. MS2 166.7
Non c', è balsamo in Galaad? Non c', è laggiù nessun medico? Geremia 8:22 MS2 166.8
Non vorreste studiare le Scritture come mai avete fatto prima d’ora? Cercate il Signore affinché vi dia la saggezza in ogni bisogno. Invocate Gesù in ogni prova, ed Egli vi mostrerà la via d’uscita per i vostri problemi, e i vostri occhi saranno aperti e troverete il rimedio e applicherete al vostro caso le promesse guaritrici scritte nella sua Parola. In questo modo il nemico non avrà spazio per indurvi a lamentarvi o a essere increduli, perché voi avrete fede, speranza e coraggio nel Signore. Lo Spirito Santo vi darà un chiaro discernimento, affinché vediate e vi appropriate di ogni benedizione che servirà da antidoto contro il dolore, come un’erba salutare per ogni goccia d’amarezza che verrà versata sulle vostre labbra. Ogni goccia d’amarezza sarà mescolata con l’amore di Gesù, e invece di lamentarvi a causa del dolore, comprenderete che l’amore e la grazia di Gesù sono così mescolate col dispiacere che questo si trasformerà in una gioia umile e santificata. MS2 167.1
Quando Henry, il nostro figlio maggiore stava morendo, disse: Il letto di dolore è un luogo prezioso quando abbiamo Gesù vicino a noi. Se siamo costretti a bere le acque amare, allontaniamo l’amarezza e cerchiamo ciò che è prezioso e che irradia luce. Quando l’animo umano affronta la prova, la grazia può dargli la sicurezza, e quando siamo vicini alla morte vediamo come il cristiano sopporta la sofferenza e passa per la valle della morte. Riuniamo forza e coraggio per lavorare e non indeboliamoci né scoraggiamoci nel compito di condurre le anime a Gesù.
Lettera 65a, 1894 MS2 167.2