In una visione notturna mi sembrava di ripercorrere nella mia mente le innumerevoli prove che motivano la nostra fede. Gli schernitori si fanno sempre più audaci. Il mondo sta lavorando per stabilire attraverso la legge un falso giorno di riposo e trasformarlo in una prova per tutti. Questo evento sopraggiungerà presto. Il giorno di riposo di Dio sarà calpestato, e al suo posto sarà esaltato un falso giorno di riposo. MS2 233.5
La legge sulla domenica avrà la possibilità di infliggere grandi sofferenze a coloro che osservano il settimo giorno. I piani di Satana si svilupperanno e risveglieranno la persecuzione contro il popolo di Dio. Ma i servi fedeli non devono temere l’esito di questo conflitto. Se i cristiani seguiranno le norme stabilite da Cristo, previste per la loro vita, se essi saranno fedeli ai comandamenti di Dio, la vita eterna sarà la loro ricompensa, una vita che si misura con la vita di Dio. In questi ultimi tempi, il nostro popolo dovrebbe impegnarsi definitivamente nell’edificazione del carattere. Noi dobbiamo sviluppare davanti al mondo le caratteristiche del Salvatore. Non è possibile piacere a Dio senza esercitare una fede vera e santa. Ognuno di noi è responsabile per la propria fede. La fede vera non è una fede che fallirà quando sarà sottoposta alle prove. La vera fede è il dono che Dio dà al suo popolo.
The Review and Herald, 30 settembre, 1909 MS2 233.6
Se c’è mai stato un tempo in cui manifestare la gentilezza e la cortesia vera, è adesso. Potrà succedere che dovremo intercedere ferventemente davanti ai concili legislativi per il diritto di adorare Dio in accordo coi dettami della nostra coscienza. E’ così che nella Sua provvidenza, Dio ha determinato che i diritti della Sua legge devono essere presentati all’attenzione degli uomini che occupano incarichi di maggior autorità. Ma quando ci troveremo davanti a questi uomini, non dovremo mostrare risentimenti. Dovremo pregare costantemente in cerca dell’aiuto divino, perché solo Dio può trattenere i quattro venti, finché i Suoi servi non siano stati suggellati sulle loro fronti.
The Review and Herald, 11 febbraio, 1904 MS2 234.1