Dio non abbandona i popoli né gl’individui, finché siano loro stessi ad abbandonarlo. L’opposizione esterna non sminuirà la fede del popolo di Dio che osserva i suoi comandamenti. MS2 236.3
La negligenza nel praticare la purezza e la Verità, rattristerà lo Spirito di Dio e indebolirà il gregge, perché Dio non è più in mezzo a loro per benedirla. La corruzione interna attirerà le accuse di Dio sul popolo così come avvenne alla città di Gerusalemme. Innalziamo suppliche e preghiere ferventi, affinché coloro che predicano agli altri non siano riprovati loro stessi. MS2 236.4
Fratelli, noi non sappiamo quello che è davanti a noi, ma possiamo esser certi della nostra salvezza a condizione che seguiamo la Luce del Signore. Dio opererà con noi e per noi se i peccati che provocarono la sua ira sul mondo antico, su Sodoma e Gomorra e sull’antica Gerusalemme, non diventino il nostro crimine. La minima trasgressione della legge di Dio causerà la colpa sul trasgressore, e senza un sincero pentimento e l’abbandono del peccato, sicuramente questi diventerà un apostata. MS2 236.5
Come popolo di Dio dobbiamo, per quanto possibile, ripulire i nostri caratteri dalla contaminazione morale e dal peccato. Quando il peccato avanza sul popolo che pretende di elevare le norme morali della giustizia, come possiamo aspettarci che Dio operi in nostro favore per salvarci? Se, come Suo popolo non ci manteniamo dentro la fede e se ci limitiamo a predicare con la penna e la voce i comandamenti di Dio, e non con la pratica, la rovina sopravverrà su di noi. Questo è un compito che dobbiamo intraprendere in ognuna delle nostre chiese. Ogni persona deve essere un cristiano. MS2 236.6