Possiamo vedere quali prove furono date ai sacerdoti e ai governanti, e come essi hanno resistito allo Spirito di Dio. Coloro che affermano di possedere sapienza e pietà superiori, possono commettere i più terribili e fatali errori, (nel loro pregiudizio) se permettono che la loro mente sia modellata da un altro potere, e persistono in una condotta di resistenza allo Spirito Santo. Il Signor Gesù Cristo, rappresentato dallo Spirito Santo, si trovava in quell’assemblea, ma loro non hanno riconosciuto la sua presenza. Per un istante avevano sentito la convinzione, operata dallo Spirito, che Gesù era il Figlio di Dio, ma ben preso questa convinzione fu soffocata e di nuovo indurirono i loro cuori e divennero ciechi come prima. Anche dopo che ebbero crocifisso il Salvatore, Dio nella Sua misericordia aveva inviato le prove supplementari nelle opere realizzate mediante gli apostoli. Il Salvatore dava loro un’altra possibilità di pentimento, nonostante le gravi accuse mosse contro di loro, da parte degli apostoli riguardo all’uccisione dell’Autore della vita. TMGI 63.5
Non fu solamente il peccato di consegnare alla morte il Figlio di Dio quello che li separava dalla salvezza, ma la loro persistenza nel rifiutare la luce e la convinzione dello Spirito Santo. Lo spirito maligno che opera nei figli della disobbedienza, operò in loro, inducendoli a trattare brutalmente quegli uomini, attraverso i quali il Signore stava trasmettendo la testimonianza della Verità. La ribellione tornò ad accanirsi e fu intensificata da ogni atto successivo di resistenza contro i servi di Dio e il messaggio che essi dovevano diffondere. TMGI 63.6