Gedeone era figlio di Joas della tribù di Manasse. La tribù alla quale egli faceva parte non aveva una posizione elevata, ma la famiglia di Joas si era distinta per il coraggio e l’integrità…. E il Signore chiamò Gedeone per liberare il suo popolo…. mentre Gedeone era occupato nella trebbiatura del grano, egli lavorava in silenzio e rifletteva con tristezza sulla condizione di Israele, e considerava cosa poteva fare per spezzare il giogo della loro oppressione. “E l’angelo del Signore gli apparve mentre batteva il grano e gli disse: l’Eterno è con te, o uomo valoroso e forte”. PP 546 VA 95.4
L’angelo aveva velato la gloria divina della sua presenza, ma non era altri che Cristo, il Figlio di Dio. Quando un profeta o un angelo annunciava un messaggio divino, le sue parole erano: “Il Signore dice”. Ma del Personaggio che parlò con Gedeone si dichiara: “Yahweh gli disse: Certamente io sarò con te”. (Giudici 6:16). VA 96.1
Desideroso di mostrare un onore speciale al suo illustre Visitatore, e dopo aver ottenuto la promessa che l’angelo avrebbe aspettato il suo ritorno, Gedeone “si affrettò ad entrare nella sua tenda e dalle sue scarse provviste, preparò un capretto e del pane azzimo e li presentò davanti a lui…. VA 96.2
Quando il dono gli fu presentato, l’angelo disse: “Prendi la carne e il pane azzimo, mettilo su questa pietra e versa il brodo” (Giudici 6:20) Gedeone fece così, allora il Signore gli diede il segno che lui desiderava. VA 96.3
“Allora l’angelo dell’Eterno stese la punta del bastone che aveva in mano e toccò la carne e le focacce azzime; e salì dalla roccia un fuoco che consumò il cibo”, perché fu accettato più come un sacrificio che una dimostrazione di ospitalità. Chi consumò il cibo era Dio e non l’uomo. Dopo di questo, l’angelo dell’Eterno scomparve dalla sua vista. VA 96.4
Convinto di aver visto il Figlio di Dio, Gedeone ebbe paura ed esclamò: “Misero me, o Signore, o Eterno; giacché ho veduto l’angelo dell’Eterno faccia a faccia”. (Giudici 6:22) VA 96.5
Poi il Signore misericordiosamente apparve a Gedeone per la seconda volta e gli disse: “Stai in pace, non temere, non morirai”. (Giudici 6:23) Queste preziose parole furono pronunciate dallo stesso compassionevole Salvatore che disse ai suoi discepoli durante la tempesta sul mare: “Sono io, non abbiate paura”. Era Colui, che era apparso ai discepoli afflitti nella camera alta e per consolarli disse le stesse parole dette a Gedeone: “Pace a voi”. (Luca 24:36) ST 23 giugno 1881 VA 96.6