Vedete quale amore il Padre ha profuso su di noi, facendoci chiamare figli di Dio. La ragione per cui il mondo non ci conosce è perché non ha conosciuto Lui. 1 Giovanni 3:1 SGD 184.1
Dio ha lo stesso carattere che Gesù ha manifestato durante la Sua vita; da Lui proviene l’amore divino che attraverso Cristo è giunto sino a noi… Fu Dio a permettere che il Suo diletto Figlio pieno di grazia e verità, lasciasse un mondo di indescrivibile gloria per una terra deturpata dal peccato e ottenebrata dalla morte e dalla maledizione. Fu Dio a permettere al Figlio di privarsi del Suo affetto, dell’adorazione degli angeli, per sopportare non solo la vergogna, gl’insulti, l’umiliazione, l’odio, ma anche la morte… Fu il peso del peccato, che avvertiva in tutta la sua enormità e che lo separava da Dio, a spezzare il cuore del Figlio di Dio. SGD 184.2
Dio soffrì con il Figlio. Colui che è amore infinito pagò, tramite l’agonia del Getsemani e la morte sul Calvario, il prezzo per la nostra redenzione… SGD 184.3
Solo il sacrificio infinito compiuto da Cristo in favore dell’uomo caduto, poteva esprimere l’amore del Padre verso l’umanità perduta… SGD 184.4
Il sacrificio che il Padre ha accettato per la nostra redenzione, permettendo che suo Figlio morisse per noi, dovrebbe farci comprendere quali mete possiamo raggiungere grazie al Cristo. L’apostolo Giovanni, contemplando l’immenso amore del Padre per l’umanità perduta, fu pervaso da un sentimento di rispetto e di adorazione. Non trovando parole adatte per esprimerne la grandezza e la bontà, invitò gli uomini a contemplarlo: Vedete quale amore il Padre ha profuso su di noi, facendoci chiamare figli di Dio. L’uomo assume così un valore enorme! Mentre a causa del peccato l’umanità era soggetta a Satana, grazie alla fede nel sacrificio espiatorio del Cristo i figli di Adamo possono diventare figli di Dio. SGD 184.5
Il Cristo, assumendo la natura umana, ha nobilitato l’uomo; grazie a lui anche l’individuo più corrotto può diventare degno del nome di “figlio di Dio”. SGD 184.6
Solo un amore infinito, quell’amore straordinario di Dio per un mondo che non lo ama, può renderci figli del Re del cielo. Esso deve costituire il soggetto di una profonda riflessione e porre la mente e l’intero essere sotto il controllo della volontà di Dio.67 SGD 184.7