Dio ne rendeva testimonianza con segni e prodigi, con diverse potenti operazioni e con doni dello Spirito Santo distribuiti secondo la sua volontà. Ebrei 2:4 SGD 217.1
Cristo non fece nessun miracolo per i farisei. Non ne aveva fatti neppure nel deserto, in risposta alle insinuazioni di Satana. Egli ci comunica la Sua potenza non perché ce ne serviamo per affermare noi stessi o per soddisfare le richieste degli increduli. Il Vangelo ha in sé i segni della Sua origine divina. Non è forse un miracolo la liberazione dalla schiavitù di Satana? L’ostilità verso Satana non nasce naturalmente nel cuore, ma è il prodotto della grazia di Dio. Si compie un miracolo ogni volta che qualcuno, prima dominato da una volontà ostinata e ribelle, ne è liberato e accetta la volontà di Dio e ogni volta che un uomo, vittima di un’amara delusione, giunge a comprendere la verità. Quando un essere umano si converte, impara ad amare Dio e a osservare i suoi comandamenti; si adempie così la promessa del Signore: E vi darò un cuore nuovo, e metterò dentro di voi uno spirito nuovo. (Ezechiele 36:26) Il cambiamento del cuore e la trasformazione del carattere sono miracoli che attestano che c’è un Salvatore vivente, pronto a salvare gli uomini. Una vita fedele in Cristo è un grande miracolo. Il segno che dovrebbe accompagnare sempre la predicazione della parola di Dio è la presenza dello Spirito Santo che conferisce alla Parola una potenza rigeneratrice per tutti coloro che ascoltano. E’ questa la prova che Dio dà al mondo della divina missione di Suo Figlio.1 SGD 217.2
Molti sono completamente scoraggiati… Essi si considerano incapaci di comprendere o ricevere il Vangelo di Cristo. Eppure il miracolo della grazia divina può trasformare le loro paure. Grazie al ministero dello Spirito Santo, le cose insignificanti scompariranno, il vizio e l’ignoranza saranno vinte.2 SGD 217.3
La catena che è stata lanciata dal trono di Dio è sufficientemente lunga da penetrare le profondità più abissali; e Cristo è perfettamente in grado di sollevare il peccatore dal pozzo del degrado e riconoscerlo come Figlio di Dio, erede con Lui di un’eredità immortale.3 SGD 217.4