Io sono la vite, voi siete i tralci; chi dimora in me e io in lui, porta molto frutto, poiché senza di me non potete fare nulla. Giovanni 15:5 SGD 289.1
Molti, pur avendo confidato in Gesù e ottenuto il perdono dei peccati, pensano di dover fare qualcosa, e cercano di impegnarsi per vivere rettamente; ma Gesù dice: Senza di me non potete fare nulla. La crescita spirituale, la nostra gioia, l’utilità della nostra vita, dipendono dalla comunione quotidiana di ogni ora che stabiliamo con Cristo. Se dimoriamo in Colui che oltre a donare la fede, la fa sviluppare, possiamo crescere in grazia. Cristo è il primo, l’ultimo, Colui che è sempre presente, che ci accompagna non solo dal principio, ma in ogni istante della nostra esistenza. Davide dice: Io ho sempre posto l’Eterno davanti agli occhi miei; poiché egli è alla mia destra, io non starò punto smosso. (Salmo 16: 8). SGD 289.2
Forse ti chiedi: Come posso dimorare in Cristo? La risposta è semplice: Proprio nello stesso modo in cui lo hai ricevuto. Come dunque voi avete ricevuto il Signor Cristo Gesù, così camminate uniti a lui, essendo radicati ed edificati in Lui, e confermati nella fede. Voi che vi siete consacrati a Dio per appartenergli completamente, per servirlo e ubbidirgli, che avete accettato Cristo come vostro Salvatore, non potendo espiare i vostri peccati e cambiare il vostro cuore, siate fiduciosi, che per amore di Cristo, Dio ha già fatto tutto quello che per voi è impossibile. Così come per fede appartenete al Cristo, per fede dovete crescere in lui tramite l’esperienza del dare e del ricevere. Quando offrite tutto al Cristo cuore, volontà, impegno, vi consacrate a lui e ubbidite a tutti i suoi comandamenti, riceverete tutto; il Cristo stesso, che vive in voi, vi sosterrà, vi renderà giusti, vi darà la forza di ubbidire e vi accorderà tutte le benedizioni che da lui derivano… SGD 289.3
La vostra speranza è riposta in Cristo e non in voi; la Sua forza si sovrappone alla vostra debolezza, la Sua sapienza alla vostra ignoranza e la Sua potenza ricopre la vostra fragilità. Non dovete guardare a voi stessi, soffermandovi sulla vostra condizione; pensate a Cristo, e confidate nel Suo amore, contemplate la bellezza e la perfezione del Suo carattere, lo spirito di abnegazione, le umiliazioni subite, la Sua purezza e santità. Solo amando Cristo, imitandolo e dipendendo completamente da Lui è possibile essere trasformati sino a rassomigliargli.30 SGD 289.4