Tu, infatti, hai sostenuto la mia rettitudine e la mia causa; ti sei assiso sul trono come giusto giudice Salmo 9:4 SGD 74.1
Noi non comprendiamo abbastanza la grandezza e la maestà di Dio; neppure ricordiamo l’incommensurabile distanza che c’è tra il Creatore e le creature formate dalle sue mani. Colui che siede nei cieli e che impugna lo scettro dell’universo, non giudica secondo le nostre norme limitate, né valuta i conti secondo il nostro calcolo. Siamo in errore se pensiamo che ciò che noi consideriamo grande, deve essere grande per Dio, e ciò che noi consideriamo piccolo, deve essere insignificante per Lui. SGD 74.2
Nessun peccato è piccolo agli occhi di Dio. I peccati che l’uomo è disposto a considerare piccoli, possono essere proprio quelli che Dio considera grandi crimini. L’ubriacone è disprezzato e si dice che il suo peccato lo escluderà dal cielo, mentre l’orgoglio, l’egoismo, la cupidigia non ricevono riprensione. Ma questi peccati sono grandemente offensivi per Dio… Abbiamo bisogno di un chiaro discernimento per misurare il peccato secondo le norme di Dio e non con le nostre. Teniamo come regola non le opinioni umane, ma la Parola divina.23 SGD 74.3
Ora, mentre continua il tempo di grazia, non spetta a nessuno emettere delle sentenze sugli altri e considerarsi un uomo modello, perché il nostro modello è Cristo. Imitiamolo, calchiamo le sue orme. Voi potete dire di credere ogni punto della verità presente, ma se non la mettete in pratica, a nulla vi servirà. SGD 74.4
Non dobbiamo condannare gli altri: non è il nostro compito. Dovremmo amarci reciprocamente e pregare gli uni per gli altri. Quando ci accorgiamo che uno si svia dalla verità, possiamo piangere su di lui come Gesù pianse su Gerusalemme. Osserviamo ciò che dice il nostro Padre celeste nella sua Parola circa gli sviati: «Fratelli, quand’anche uno sia stato colto in qualche fallo, voi, che siete spirituali, rialzatelo con spirito di mansuetudine. E bada bene a te stesso, che talora anche tu non sii tentato” (Galati 6: 1). SGD 74.5
Gesù ha cura di ciascuno come se sulla faccia della terra non esistesse nessun altro individuo. Come divinità, Egli agisce con grande potenza in nostro favore, mentre in qualità di fratello maggiore si commuove per tutte le nostre sventure. SGD 74.6
La Maestà del cielo non se ne sta in disparte, lungi dall’umanità degenere e corrotta dal peccato. Noi non abbiamo un Sommo Sacerdote che sia così in alto, così elevato da non poter badare a noi o da non poter avere compassione di noi; abbiamo Uno che è stato tentato in ogni cosa come noi, senza commettere peccato.24 SGD 74.7