Mostriamo gratitudine mediante la quale serviamo Dio in modo accettevole, con riverenza e timore Ebrei 12:28 SGD 87.1
Si dovrebbe avere una conoscenza ben fondata sul modo di come accostarci a Dio con riverenza, timore pietoso e amore devozionale. La mancanza di riverenza verso il nostro Creatore sta aumentando, e sta crescendo la sconsideratezza per la sua grandezza e la sua Maestà ma, Dio ci parla in questi ultimi giorni. Ascoltiamo la Sua voce nella tormenta e nel rombo del tuono. Egli ci informa sulle calamità che Lui permette che avvengano, come i terremoti, le inondazioni e l’azione degli elementi distruttivi che trascinano via tutto ciò che incontrano al loro passaggio.54 SGD 87.2
In questi tempi difficili, coloro che professano di essere il popolo di Dio che osserva i suoi comandamenti, dovrebbero guardarsi dalla tendenza di perdere lo spirito di riverenza e timore. Le Scritture c’insegnano come dobbiamo accostarci al Creatore, ossia, con umiltà e timore, attraverso fede nel divino Mediatore. Che l’uomo si avvicini inginocchiandosi, come un suddito della grazia, un supplicante che compare davanti al trono della misericordia. In questo modo darà testimonianza che tutta la sua anima, tutto il suo corpo, e tutto il suo spirito sono sottomessi al Creatore. Sia in pubblico e sia nel culto privato, abbiamo il dovere * di inginocchiarci davanti a Dio quando innalziamo le nostre richieste. Gesù il nostro esempio “s’inginocchiò e pregò”, e anche i Suoi discepoli fecero lo stesso “s’inginocchiarono e pregarono”. Paolo dichiara: Io piego le mie ginocchia davanti al Padre del nostro Signor Gesù Cristo. (Efesini 3:14) nel confessare davanti a Dio i peccati di Israele, Esdra s’inginocchiò. Daniele, “si inginocchiava tre volte al giorno rendendo grazia al suo Dio”. (Daniele 6:10) Il salmista ci invita dicendo: Venite, adoriamo e inchiniamoci; inginocchiamoci davanti all’Eterno che ci ha fatti. (Salmo 95:6) Che cosa richiede da te l’Eterno, il tuo Dio, se non di temere l’Eterno, il tuo Dio, di camminare in tutte le Sue vie, di amarlo e di servire l’Eterno, il tuo Dio, con tutto il cuore e con tutta la tua anima. (Deuteronomio 10:12); L’occhio dell’Eterno è su quelli che lo temono, su quelli che sperano nella Sua benignità. (Salmo 33:18); Il premio dell’umiltà è il timore dell’Eterno, la ricchezza, la gloria e la vita.55 (Proverbi 22:4) SGD 87.3
* Ci furono casi in cui Ellen White stava davanti alla sua scrivania mentre in chiesa si offrivano le preghiere di consacrazione durante le funzioni religiose. SGD 87.4