William Miller era dotato di ottime facoltà, disciplinate dallo studio e dalla riflessione. Ad esse egli aggiunse la sapienza nelle cose spirituali grazie alla sua comunione con la Fonte della saggezza. Uomo di grandi virtù morali, riusciva a imporre il rispetto e a conquistarsi la stima ovunque venivano apprezzate l’integrità e l’eccellenza morale del suo carattere. Unendo la gentilezza spontanea con l’umiltà cristiana e la forza dell’autocontrollo, sapeva essere premuroso e affabile con tutti, pronto ad ascoltare le opinioni altrui e a prendere in considerazione le loro argomentazioni. Senza passione o eccitazione, esaminava ogni teoria o dottrina alla luce della Parola di Dio e il suo ragionamento equilibrato, unito alla profonda conoscenza delle Sacre Scritture, gli permetteva di confutare l’errore e di smascherare la falsità. GSS 86.1
La sua opera, però, incontrò forti opposizioni e come era accaduto ai primi riformatori, si rese conto che le verità da lui predicate non erano accolte favorevolmente dai pastori delle varie confessioni religiose. Essi, non potendo sostenere i propri punti di vista con l’ausilio della Bibbia ricorrevano alle opinioni e alle dottrine degli uomini, oppure alla “tradizione dei padri”. I predicatori dell’avvento, invece, accettavano solo la Parola di Dio come testimonianza della verità. “La Bibbia e solo la Bibbia” era la loro parola d’ordine. Gli avversari di Miller, quando si trovavano a corto di argomenti, non esitavano a ricorrere all’ironia e allo scherno. Non furono risparmiati né tempo né denaro per cercare di mettere in cattiva luce coloro la cui unica colpa consisteva nel pensare con gioia al ritorno del Signore, nell’impegnarsi a vivere una vita santa e nell’esortare gli altri a prepararsi per la gloriosa apparizione del Signore L’istigatore di ogni male cercava non solo di rendere inutili gli effetti del messaggio avventista, ma addirittura di eliminare lo stesso messaggero. Miller indirizzava le verità bibliche ai cuori dei suoi ascoltatori, rimproverando i loro peccati e turbandone la pace. Le sue parole chiare e penetranti suscitavano la loro collera. L’opposizione manifestata dai membri di chiesa nei confronti del suo messaggio incoraggiò alcuni esponenti delle classi sociali più basse a oltrepassare ogni limite: decisero di ucciderlo mentre usciva da una riunione. Però gli angeli vegliavano su di lui e uno di loro, in forma umana, lo prese per un braccio e lo salvò, sottraendolo alla folla inferocita. La sua opera non era ancora finita e perciò Satana e i suoi seguaci furono delusi. GSS 86.2
Nonostante l’opposizione, l’interesse per il secondo avvento aumentava. Gli uditori non si contavano più a decine o a centinaia, ma a migliaia. Le chiese avevano registrato un forte incremento nel numero dei membri, ma dopo un po’ cominciarono a manifestare uno spirito D’intolleranza verso questi convertiti e finirono per prendere misure disciplinari contro quanti avevano accettato le idee di Miller. GSS 87.1
Questo lo indusse a scrivere ai cristiani di tutte le denominazioni: se le sue dottrine erano false, essi avrebbero dovuto mostrargli l’errore mediante le Scritture. GSS 87.2
“Che cosa crediamo” egli diceva “che non sia stato attinto direttamente dalla Parola di Dio, che voi stessi riconoscete come regola, come unica regola di fede e di condotta”? Che cosa facciamo che meriti una condanna così violenta da parte della chiesa e della stampa e che vi spinga a espellerci dalle vostre comunità? Se noi siamo nell’errore, fateci vedere in che cosa consiste il nostro sbaglio. Mostrateci con la Parola di Dio che stiamo sbagliando. Ci avete già messi abbastanza in ridicolo; ma questo non è sufficiente per convincerci che stiamo percorrendo una via errata: solo la Parola di Dio può farci cambiare idea. Noi siamo giunti a queste conclusioni deliberatamente e con molte preghiere, basandoci sulle Sacre Scritture. GSS 87.3
Bliss, pp.250,252 GSS 88.1