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DELUSI MA INCROLLABILI NELLA FEDE NELLA PAROLA DI DIO GSS 116

Ma una nuova delusione li attendeva. Il tempo fissato passò e il loro Salvatore non apparve. Coloro che avevano atteso con fiducia incrollabile la sua venuta, provarono un dolore simile a quello di Maria quando, giunta alla tomba di Gesù e trovandola vuota, esclamò piangendo: “...Hanno tolto il mio Signore, e non so dove l’abbiano posto”. (Giovanni 20:13) GSS 116.1

Il mondo, che aveva seguito gli avvenimenti, era convinto che se il Cristo non fosse venuto alla data stabilita, l’intero sistema dell’avventismo sarebbe crollato. Mentre molti a causa delle forti tentazioni persero la loro fede, altri rimasero saldi. I frutti del movimento avventista, lo spirito di umiltà e di autocritica, la rinuncia alle realtà terrene e la riforma della vita che avevano caratterizzato l’opera, provavano l’intervento e la presenza di Dio. Essi non potevano negare che la potenza dello Spirito Santo aveva accompagnato la predicazione del secondo avvento e non riscontravano nessun errore nel loro calcolo dei periodi profetici. I più abili fra i loro oppositori non erano riusciti a confutare il loro sistema d’interpretazione profetica. Infatti, non potevano accettare, senza chiare prove bibliche, di rinunciare a quelle posizioni cui erano pervenuti mediante uno studio accurato e sincero delle Scritture, con la mente illuminata dallo Spirito di Dio e con il cuore vivificato dalla sua potenza. Quelle posizioni avevano retto alla critica più sagace e alla più aspra opposizione da parte di pastori e studiosi. Erano rimasti incrollabili davanti alla forza della sapienza e dell’eloquenza, come anche di fronte agli insulti e agli scherni di gente di ogni ceto. GSS 116.2

Dio non abbandonò il suo popolo. Il suo Spirito continuò a illuminare coloro che non rifiutarono precipitosamente la luce ricevuta e non accusarono il movimento avventista. Nell’epistola agli Ebrei ci sono parole d’incoraggiamento e di avvertimento per coloro che devono affrontare delle prove in questo periodo: “Non gettate dunque via la vostra franchezza la quale ha una grande ricompensa! Poiché voi avete bisogno di costanza, affinché, avendo fatta la volontà di Dio, otteniate quel che v’è promesso. Perché: Ancora un brevissimo tempo, e colui che ha da venire verrà e non tarderà; ma il mio giusto vivrà per fede; e se si trae indietro, l’anima mia non lo gradisce. Ma noi non siamo di quelli che si traggono indietro a loro perdizione, ma di quelli che hanno fede per salvar l’anima. Ebrei 10:35-39 GSS 117.1

Questa esortazione è rivolta alla chiesa degli ultimi tempi perché è detto: “Ancora un brevissimo tempo, e colui che ha da venire verrà e non tarderà”. Si nota, qui, che ci sarebbe stato un apparente ritardo nella venuta del Signore. L’avvertimento si applica in modo particolare all’esperienza degli avventisti di quel tempo. Le persone in questione rischiavano di perdere la loro fede. Esse avevano fatto la volontà di Dio, si erano attenute alle indicazioni del suo Spirito e della sua Parola, ma non comprendevano il suo piano, il significato della loro esperienza, né riuscivano a distinguere la via da seguire; erano quindi tentate di dubitare del fatto che Dio le stesse realmente guidando. Si applicano a questo tempo le parole: “Il giusto vivrà per la sua fede”. Quando la luce del “grido di mezzanotte” aveva rischiarato il loro cammino, quando erano stati rotti i suggelli delle profezie e i segni che annunciavano l’imminenza del ritorno del Cristo si adempivano rapidamente, avevano, per così dire, camminato per “visione”. Ora, invece, abbattuti a causa delle speranze infrante, potevano resistere solo per la fede in Dio e nella sua Parola. Il mondo diceva con disprezzo: Siete stati ingannati. Rinunciate alla vostra fede e riconoscete che il messaggio avventista proviene da Satana! Ma la Parola di Dio dice: “...Se si trae indietro, l’anima mia non lo gradisce”. (Ebrei 10:38) Rinunciare alla propria fede e rinnegare la potenza dello Spirito Santo che aveva accompagnato il messaggio significava correre verso la perdizione. Essi furono incoraggiati dalle parole dell’apostolo Paolo: “Non gettate dunque via la vostra franchezza”; “Voi avete bisogno di costanza”; “Ancora un brevissimo tempo, e colui che ha da venire verrà e non tarderà”. (Ebrei 10:35-37) La loro unica possibilità consisteva nell’apprezzare il messaggio ricevuto da Dio, attenersi alle sue promesse e perseverare nello studio della sua Parola aspettando pazienti e vigilanti di ottenere una maggiore comprensione. GSS 117.2

The Great Controversy, pp. 391- 408 GSS 118.1