All’epoca indicata per il giudizio, la fine dei 2.300 giorni, nel 1844, iniziò l’opera di inchiesta e di cancellazione dei peccati. Tutti quelli che si dichiarano cristiani devono sottostare a questo esame minuzioso. I vivi e i morti saranno giudicati “dalle cose scritte nei libri, secondo le opere loro”. (Apocalisse 20:12) GSS 169.1
I peccati di cui non ci si è pentiti e che non sono stati abbandonati, non verranno né perdonati né cancellati dal libro delle memorie, ma testimonieranno contro il peccatore nel giorno di Dio. Sia che l’uomo abbia peccato alla luce del giorno o nelle tenebre della notte, tutto è chiaro agli occhi di colui a cui dobbiamo rendere conto. Gli angeli di Dio, testimoni di ogni peccato, li hanno annotati scrupolosamente nel registro. Il peccato può essere negato, nascosto al padre, alla madre, alla moglie, ai figli, agli amici; il colpevole può essere il solo a conoscere il suo errore, ma esso è noto agli angeli. Le tenebre della notte più buia, i misteri più impenetrabili, gli inganni più sottili non sono sufficienti a nascondere un solo pensiero alla conoscenza dell’Eterno. Dio tiene conto di ogni atto falso e di ogni procedimento ingiusto. Egli non si lascia ingannare da un’apparente religiosità e non sbaglia nella valutazione del carattere. Gli uomini possono essere ingannati da chi è corrotto, ma Dio squarcia ogni velo e legge nell’intimo. GSS 169.2
Com’è importante rendersi conto che giorno dopo giorno, tutto ciò che pensiamo, diciamo o facciamo è scritto nei registri del cielo! Una volta pronunciata una parola o commesso un atto, non possono essere più ritrattati. Gli angeli prendono nota sia del bene sia del male e neppure l’uomo più importante della terra può annullare le azioni di un giorno soltanto. I nostri atti, le nostre parole e perfino le nostre intenzioni più segrete contribuiscono a stabilire il nostro destino in vista della felicità o della sventura. Anche se noi li dimentichiamo, testimonieranno o in favore della nostra giustificazione o per la nostra condanna. GSS 169.3
Come i lineamenti del volto sono fedelmente riprodotti sulla pellicola del fotografo, così il carattere è descritto accuratamente nei libri del cielo.. Eppure ci si preoccupa ben poco del fatto che queste azioni siano note agli esseri celesti! Se il velo che separa il mondo visibile da quello invisibile potesse essere sollevato e i figli degli uomini potessero vedere l’angelo che prende nota di ogni parola e di ogni azione di cui dovranno rendere conto nel giorno del giudizio, quante parole non verrebbero pronunciate e quante azioni non sarebbero compiute. GSS 170.1
Nel giudizio sarà esaminato con cura l’uso di ogni talento. Come abbiamo utilizzato il capitale che Dio ci ha prestato? Il Signore, al suo ritorno, lo riceverà con gli interessi? Abbiamo fatto fruttare, alla gloria di Dio e per il bene del prossimo, le possibilità manuali, affettive e intellettuali che ci sono state affidate? Che uso abbiamo fatto del nostro tempo, della nostra penna, della nostra voce, del nostro denaro e del nostro influsso? Che cosa abbiamo fatto per il Cristo nella persona del povero, dell’afflitto, dell’orfano e della vedova? Dio ci ha affidato la sua Parola: che cosa abbiamo fatto della conoscenza e della verità che ci sono state trasmesse in vista della salvezza dell’umanità? Nessun valore può essere attribuito a una semplice professione di fede in Gesù, solo l’amore che si manifesta con le opere è considerato autentico. Agli occhi del cielo, soltanto l’amore dà valore ai nostri atti. Tutto ciò che si fa per amore, anche se modesto agli occhi degli uomini, è accettato e premiato da Dio. GSS 170.2
L’egoismo segreto del cuore umano è messo in evidenza nei libri del cielo. In essi figura la lista dei doveri non assolti sia in favore del prossimo sia nei confronti del Salvatore. Da essi risulterà quante volte sono stati offerti a Satana il tempo, il pensiero, le forze che appartenevano a Gesù. È una triste documentazione quella che gli angeli raccolgono. Esseri intelligenti, che si professano discepoli di Gesù, sono vittime del desiderio di accumulare beni terreni e di godere piaceri mondani. Il denaro, il tempo, le forze, tutto è sacrificato al lusso e al soddisfacimento dei propri capricci; mentre ben pochi sono i momenti dedicati alla preghiera, allo studio delle Scritture, a un umile esame di coscienza, alla confessione dei peccati. GSS 171.1
Satana inventa molti pretesti per occupare le nostre menti e impedire che si soffermino su ciò che dovrebbe interessarci di più. Il grande seduttore odia le gloriose verità che rendono evidente un sacrificio espiatorio e un Mediatore onnipotente, perché sa che per lui tutto dipende dal fatto di riuscire a distogliere le menti degli uomini da Gesù e dalla sua verità. GSS 171.2