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Potere divino per mezzo della preghiera, 14 aprile CC 114

Il mattino seguente, essendo ancora molto buio, Gesù si alzò, uscì e se ne andò in un luogo solitario e là pregava. CC 114.1

Marco 1:35 CC 114.2

Nessun’altra vita fu così piena di lavoro e carica di responsabilità come quella di Gesù; tuttavia Egli dedicava molto tempo alla preghiera. Era costantemente in comunione con Dio. Spesso leggiamo nel Vangelo: Poi, la mattina, mentre era ancora notte, Gesù, si alzò, uscì e se ne andò in un luogo deserto; e là pregava. (Marco 1:35) CC 114.3

Benché la Sua vita fosse interamente dedicata a compiere il bene, il Salvatore sentiva la necessità di allontanarsi dalle strade frequentate dalla folla che lo seguiva ogni giorno. Interrompeva la sua attività e il suo contatto con le miserie degli uomini per isolarsi e comunicare con il Padre. Vivendo come noi, partecipe delle nostre necessità e debolezze, dipendeva completamente da Dio e cercava, nella preghiera personale, la forza che gli consentisse di compiere il proprio dovere e superare le prove. Trovandosi in un mondo immerso nel peccato, Gesù sopportò angosce e tormenti; ma la comunione con Dio gli permise di deporre il peso del dolore e trovare conforto e gioia. CC 114.4

In Cristo il grido dell’umanità perveniva sino al Padre della misericordia. Egli come uomo, supplicava Dio per ricevere una potenza che lo unisse con la divinità, e per la quale potesse offrire la vita al mondo. Anche noi possiamo compiere un’esperienza simile alla Sua. Egli ci ordina: Venitevene in disparte... e riposatevi un poco. Se ascoltassimo quelle parole, saremmo più forti e più utili. CC 114.5

Tutti quelli che collaborano con Dio devono distinguersi dal mondo, dalle sue abitudini e dal suo spirito. Ognuno deve imparare per esperienza personale qual è la volontà di Dio. Ognuno deve sentire Dio che parla al proprio cuore. Quella voce sarà udita distintamente quando ci sarà silenzio nell’animo e ci sì sarà fermati davanti a Dio. Fermatevi, dice, e riconoscete che io sono Dio. (Salmo 46:10) CC 114.6

Solo dove ci si prepara realmente a lavorare per Dio si può trovare il vero riposo. Nonostante la folla in tumulto e la tensione di un’attività intensa, lo spirito così rinvigorito vive in un’atmosfera di luce e di pace. Allora si sprigionerà una potenza divina capace di toccare i cuori. CC 114.7

The Desire of Ages, pp. 362, 363 CC 114.8