Ma a tutti coloro che lo hanno ricevuto, egli ha dato l’autorità di diventare figli di Dio, a quelli cioè che credono nel suo nome. Giovanni 1:12 VC 200.1
Noi siamo la proprietà del Signore. Cristo ha pagato per il nostro riscatto un prezzo che non può essere calcolato. Egli ha dato sé stesso come sacrificio vivente a Dio. Portò i peccati della trasgressione affinché Dio potesse giustificare i nostri peccati. Nel deserto della tentazione Gesù respinse ogni tentazione. Dopo aver digiunato quaranta giorni e quaranta notti, mentre era indebolito a causa della fame, il nemico lo assalì. Ma Gesù non rispose con le sue stesse parole per non entrare in polemica. Se tu sei Figlio di Dio, di a questa pietre di diventare pane... Il “se” non fu accettato da Gesù, per cui non c’era motivo di polemizzare... VC 200.2
Nella Sua natura umana, Gesù diede la prova che in ogni tentazione ci può venire l’aiuto da Dio; egli ci darà la Sua forza affinché attraverso l’obbedienza possiamo diventare vincitori... VC 200.3
Tutto il cielo stava osservando la lotta di Cristo contro il nemico per conto della razza umana decaduta. Tutto il cielo osserva ogni anima quando è sottoposta alle tentazioni, e se essa saprà resistere Satana non avrà la vittoria su di lui. Nei libri del cielo è registrato ogni nome e ogni tentazione subita da Satana, se il tentato ha guardato a Me, il Vincitore, e come i miei angeli sono intervenuti, o come hanno respinto il potente nemico... VC 200.4
Che cosa risponderanno quelli che si sono allontanati dalla luce e dalla conoscenza; perché hanno mantenuta la negligenza e auto indulgenza? Davanti a essi saranno presentati i loro talenti che hanno ricevuto, e il rendimento degli stessi determinerà il loro destino per l’eternità. VC 200.5
Coloro che hanno avuto il privilegio, l’opportunità e la luce, saranno messi in confronto con quelli i cui vantaggi religiosi sono stati limitati, ma che con diligenza e perseveranza hanno afferrato la vita eterna. In fin dei conti il Signore gioirà della loro presenza e i loro canti. Manuscript 49, 1897 VC 200.6