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18 gennaio, Il Confronto Del Valore Tra Eden E Getsemani VC 23

Come per la disubbidienza di un solo uomo i molti sono stati costituiti peccatori, così ancora per l’ubbidienza di uno solo i molti saranno costituiti giusti. Romani 5:19 VC 23.1

La vita di Cristo deve essere attentamente meditata e studiata con il desiderio di comprendere la ragione della Sua venuta tra noi. Le nostre conclusioni possono essere formate solo con la Sacra Scrittura, perché Egli dice: Voi investigate le Scritture, perché pensate di aver per mezzo di esse vita eterna; ed esse sono quelle che testimoniano di me. (Giovanni 5:39) Mediante la Parola possiamo conoscere le virtù dell’obbedienza in contrasto con il peccato di disubbidienza. Come per la disubbidienza di un solo uomo i molti sono stati costituiti peccatori, così ancora per l’ubbidienza di uno solo i molti saranno costituiti giusti. Il giardino dell’Eden con la sua macchia di disobbedienza, deve essere attentamente studiato e confrontato con il giardino del Getsemani, dove il Redentore del mondo ha sofferto l’agonia sovrumana quando i peccati di tutto il mondo sono stati posti su di Lui. Non dimenticate mai la preghiera del Figlio unigenito di Dio: Padre mio, se è possibile, allontana questo calice da me. Però non come voglio io, ma come vuoi tu. La seconda volta che Egli prega dicendo: Padre mio, se non è possibile che questo calice si allontani da me senza che io lo beva, sia fatta la tua volontà!». E la terza volta quando prega usa le stesse parole. Le Sue mani tremavano quando teneva quella misteriosa coppa. Deve Egli pulire il sudore e il sangue del Suo volto e lasciare che la razza umana perisca? Davanti ai Suoi occhi scorrevano immagini di pianto, di miseria, della rovina di un mondo perduto. Ed egli, essendo in agonia, pregava ancor più intensamente; e il suo sudore divenne simile a grumi di sangue che cadevano a terra... Allora gli apparve un angelo dal cielo per dargli forza. Il conflitto è terminato; Gesù ha onorato il Padre facendo la sua volontà, ponendo termine alla maledizione, la conseguenza della trasgressione dell’umanità. Egli, fino alla morte sulla croce fu obbediente. Ecco il significato della differenza tra la disobbedienza di Adamo e l’obbedienza di Cristo. La felicità degli esseri umani è nella loro obbedienza alle leggi di Dio. Mediante essa, tutti siamo circondati da una siepe che ci protegge contro il male. Nessuno può essere felice se non accetta e non segue i requisiti di Dio. Manuscript 1 1892 (Manuscript Releases, vol. 6, pp. 336-338). VC 23.2