Allora Gesù entrò nel tempio di Dio, ne scacciò tutti coloro che nel tempio vendevano e compravano, e rovesciò le tavole dei cambiavalute e le sedie dei venditori di colombi. Matteo 21:12 VC 254.1
Il cortile del tempio brulicava di bovini, pecore, buoi e colombe. I rumori di bestiame si confondevano con gli schiamazzi tra i venditori e i compratori a causa delle tariffe esagerate, e quelli che volevano presenziare la Pasqua. Allora Gesù intervenne e disse: Sta scritto: “La mia casa è casa di preghiera, ma voi ne avete fatto un covo di ladroni”. (Luca 19:46) VC 254.2
Ogni atto di Gesù aveva una portata che andava oltre qualsiasi apparenza immediata. Quando i sacerdoti si erano ripresi dalla paura in seguito alle parole di Gesù, rientrarono nel tempio; tuttavia non erano né convertiti e nemmeno umiliati. Anzi! Cercarono di sfidare Cristo e la Sua autorità ed espellerlo dai cortili del tempio. Una volta tornati al tempio, scoprirono però che un meraviglioso lavoro era stato fatto durante la loro assenza. Ma nonostante aver visto i malati e i moribondi miracolosamente guariti, rimasero increduli. Avevano già deciso di mettere a morte sia Cristo sia Lazzaro, colui che Gesù restituì alla vita. Essi sapevano che finché Gesù sarebbe rimasto in vita, molti avrebbero continuato a seguirlo e a credere in Lui. Le prove che Cristo aveva presentato avrebbero potuto convincere ogni cuore sincero, ma purtroppo, queste prove non erano ancora sufficienti per molti. Una parte del popolo l’aveva condannato nonostante ogni palese prova. In più, ogni ulteriore testimonianza di Gesù aumentava la loro avversione verso di Lui. Seguire le meravigliose opere di Cristo, vedere la Sua bontà, l’abnegazione, il sacrificio, e la Sua tenera compassione, erano testimonianze da cui gli ebrei fuggivano, perché non l’accettavano. Cristo stava adempiendo la volontà del Padre. Egli disse: VC 254.3
Lo Spirito del Signore è sopra di me, perché mi ha unto per evangelizzare i poveri; mi ha mandato per guarire quelli che hanno il cuore rotto, per proclamare la liberazione ai prigionieri e il recupero della vista ai ciechi, per rimettere in libertà gli oppressi. Manoscritto 128, 1899 VC 254.4