Voi siete la luce del mondo; una città posta sopra un monte non può essere nascosta. Matteo 5:14 VC 351.1
Daniele era uno statista a Babilonia... Con il suo fedele servizio aveva insegnato ai babilonesi che Dio era un Dio vivente, e che non c’era bisogno di adorare le immagini di un dio sconosciuto. Fu nel piano di Dio di mostrare ai babilonesi che Egli era un Re al di sopra del re di Babilonia, tanto adorato dalla gioventù ebraica. Questi giovani testimoniavano il vero Dio con i principi della Verità: si rifiutarono di mangiare carne alla tavola del re e di bere vino dalla cantina reale. Si distinsero pure dal loro atteggiamento e dall’aspetto. VC 351.2
Si potrebbero elencare altre virtù di questi giovani, tuttavia è sufficiente sottolineare la loro fedeltà anche nelle piccole cose. Il loro aspetto fisico era molto più avanti degli altri giovani seduti alla tavola del re. La semplice dieta manteneva la loro mente chiara al fine di sostenere lo studio della Parola. Fisicamente erano molto meglio preparati per i lavori fisici, perché non si ammalavano mai. Obbedendo a Dio, ricevevano la forza sia del pensiero sia della memoria. Il Signore aveva ordinato a Daniele e ai suoi amici di aggregarsi con gli uomini di Babilonia allo scopo di far conoscere loro la religione degli Ebrei e fare la conoscenza di Dio, Colui che regna su tutti i regni... VC 351.3
Allo stesso modo il Signore vuole affinché gli avventisti del settimo giorno testimonino Lui nel mondo, oggi. Essi non devono nascondersi dal mondo. Essi devono essere nel mondo, ma non far parte del mondo. Essi sono un popolo distinto nel loro modo di vivere. Devono mostrare la purezza del loro carattere, grazie al quale possono proclamare la Verità e che la stessa li rende onesti nei loro rapporti. Dio vuole che il Suo popolo possa testimoniare davanti ai non credenti che la Verità santifica, che una volta accettata, i ricevitori possono diventare figli e figlie di Dio, figli del Re celeste, membri della famiglia reale, fedeli, veri, e onesti nei loro sia piccoli sia grandi atti della vita... Tutto ciò che dovete fare vale la pena farlo bene. Imparate a essere fedeli nei compiti più piccoli per saper fare altrettanto nei compiti più importanti, quelli che richiedono più sacrifici. Esorto tutti quelli che seguono l’esempio di Daniele di professare non solo la Verità, ma di viverla seguendo i principi di temperanza. A coloro che lo faranno il Signore darà l’incoraggiamento simile all’incoraggiamento dato a Daniele. Manuscript 47, 1898 VC 351.4