E Noè fece esattamente tutto ciò che l’Eterno gli aveva comandato. Genesi 7:5 VC 56.1
Dio ordinò a Noè: Entra nell’arca tu con tutta la tua famiglia, poiché t’ho veduto giusto nel mio cospetto, in questa generazione. Tuttavia, l’opera di Noè non fu inutile: il suo influsso e il suo esempio furono una benedizione per la sua famiglia. Come ricompensa per la sua fedeltà Dio salvò, insieme a lui, tutti i suoi cari. Ciò costituisce per i genitori un grande incoraggiamento alla fedeltà. Il periodo di grazia era terminato e gli animali erano arrivati; infine entrarono anche Noè e la sua famiglia e l’Eterno li chiuse dentro l’arca. Un lampo accecante e una nuvola luminosa furono visti scendere dal cielo davanti all’ingresso dell’arca. La solida porta, che non poteva essere chiusa dall’interno, fu bloccata da mani invisibili. Noè venne chiuso dentro l’imbarcazione e coloro che avevano rifiutato la misericordia divina rimasero fuori... Dopo che Noè e la sua famiglia furono entrati nell’arca, per sette giorni non vi fu alcun segno di tempesta preannunciata. In questo periodo di tempo, la fede del profeta fu messa alla prova. Tutti gli uomini si rallegrarono del loro trionfo, pensando che l’apparente ritardo confermasse la falsità del messaggio di Noè. Dunque, il diluvio non si sarebbe mai verificato! Nonostante gli eventi eccezionali a cui avevano assistito — l’ingresso degli animali nell’arca, l’angelo di Dio che aveva chiuso la porta — essi continuarono a divertirsi, a festeggiare e perfino a ridicolizzare le evidenti manifestazioni della potenza divina. Formarono dei gruppi intorno all’arca e, con una violenza non più contenuta, si facevano beffe di Noè e della sua famiglia. Ma ottavo giorno cupe nubi apparvero nel cielo, accompagnate dal brontolio del tuono e dal bagliore dei lampi e caddero le prime gocce d’acqua. Gli uomini che non avevano mai visto nulla del genere, ebbero paura. Tutti pensarono: ‘Forse Noè aveva ragione, forse il mondo è davvero condannato alla distruzione’. Intanto il cielo si oscurava sempre più e la pioggia aumentava di intensità. Subito dopo “...tutte le fonti del grande abisso scoppiarono e le cateratte del cielo s’aprirono...” Sembrava davvero che si fossero aperte le dighe del cielo. Manuscript 86, 1886 VC 56.2