Or Israele amava Giuseppe più di tutti i suoi figli, perché era il figlio della sua vecchiaia; e gli fece una veste lunga fino ai piedi. Genesi 37:3 VC 90.1
L’errore di Giacobbe e le relative conseguenze non mancarono di esercitare un influsso negativo, che si rivelò soprattutto nella vita e nel carattere dei sui figli... Uno dei suoi figli, tuttavia, aveva un carattere molto diverso. Era Giuseppe, il figlio maggiore di Rachele, la cui eccezionale bellezza fisica sembrava rispecchiare le sue straordinarie doti morali e affettive... Seguiva gli insegnamenti del padre e amava ubbidire a Dio... Dopo la morte di sua madre, provò un profondo affetto per il padre: Giacobbe si affezionò moltissimo a questo figlio. Egli “... amava Giuseppe più di tutti gli altri suoi figli...” (Genesi 37:3) Incautamente, Giacobbe donò al figlio prediletto una ricca veste, che a quel tempo era un segno di privilegi e distinzioni. Ciò apparve agli occhi dei suoi figli come un’altra manifestazione di preferenza e fece nascere il loro il sospetto che egli intendesse dare il diritto della primogenitura al figlio di Rachele. La cattiveria dei fratelli crebbe ulteriormente quando il ragazzo raccontò loro un sogno che aveva fatto... Mentre il ragazzo si rivolgeva ai fratelli, il suo bel volto era illuminato dallo Spirito che lo ispirava. Essi non poterono fare a meno di ammirarlo; non rinunciarono comunque ai loro progetti perversi e odiarono Giuseppe per la sua onestà, che costituiva un costante rimprovero per le loro colpe... I fratelli erano spesso costretti ad allontanarsi da casa per mesi, alla ricerca di pascoli per il gregge. Dopo i fatti barrati, si recarono nella proprietà che Giacobbe aveva acquistato a Sichem. Passò qualche tempo senza che arrivassero loro notizie e il vecchio padre cominciò a temere per loro, perché si ricordava della strage che avevano compiuto in quei luoghi. Egli decide quindi di inviare Giuseppe a Cercarli... Giuseppe iniziò il suo viaggio serenamente: né lui né il vecchio padre immaginavano tutto ciò che sarebbe accaduto... Vedendo la sua tunica, segno della predilezione paterna, persero il controllo e gridarono ironicamente: Ecco cotesto sognatore che viene... Giuseppe arrivò, ignaro del pericolo e felice di averli raggiunti dopo una lunga ricerca... Lo trascinarono con violenza e lo gettarono dentro ad una profonda cisterna... Poi si misero a sedere per prendere cibo... Alcuni di loro si sentivano a disagio; non avvertivano la soddisfazione che si erano aspettati da quella vendetta. Si stava avvicinando un gruppo di viaggiatori, una carovana di ismaeliti che veniva da oltre il Giordano e portava in Egitto spezie e altre mercanzie... PP, pp. 208-211. VC 90.2