Invece l’arcangelo Michele, quando in contesa col diavolo disputava intorno al corpo di Mosè, non osò lanciargli contro un giudizio oltraggioso, ma disse: «Ti sgridi il Signore!». Giuda 9 VC 129.1
Nonostante Satana rivendicava il corpo di Mosè con tutte le sue forze, Cristo non si abbassò a contendere con il nemico. Ancora una volta egli cercò di entrare in polemica con Cristo per quanto riguardava l’ingiustizia della Sua legge. Con l’inganno ribadisce le sue false dichiarazioni di non essere stato trattato in modo equo, pur sapendo quanto erano grave le accuse contro di lui. Ma Cristo non tentò nemmeno di mettersi al suo livello per discutere le sue malefatte, le false dichiarazioni e gli inganni nell’Eden che portarono Adamo alla trasgressione e incitandolo alla ribellione...Gesù, senza infierire contro Satana, chiamo Mosè alla vita e lo portò in cielo. Per la prima volta Cristo esercitò la Sua potenza nello spezzare il potere di Satana dando la vita ai morti. Da questo momento inizia la Sua opera di Redentore. Egli rese testimonianza di aver il potere di resuscitare alla Vita, di riscattare i prigionieri di Satana, che pur essendo morti, vivranno di nuovo. Giobbe pose la seguente domanda: Se l’uomo muore, può ancora tornare in vita? (Giobbe 14:14) E la risposta l’abbiamo avuto poco prima. Questo atto di Gesù è stata una grande vittoria sulle potenze delle tenebre. La testimonianza del potere del Figlio di Dio e la Sua supremazia è incontestabile. Satana non poteva immaginare che il corpo sarebbe potuto essere portato alla vita dopo la morte. Egli aveva concluso che “poiché tu sei polvere, e in polvere ritornerai” — riguardo ai morti sia un fatto indiscusso. Ora, invece, capì che la sua preda non gli apparteneva e che i mortali possono vivere dopo la morte. Dopo che Mosè fu portato via, i cancelli celesti del Paradiso si aprirono, e Gesù entrò con l’ex prigioniero di Satana. In conseguenza al suo peccato, Mosè meritava passare per la morte. Mentre dopo la sua resurrezione ha ottenuto un altro titolo: Il Capo del popolo, come Cristo è al Capo della chiesa. Il giorno dell’esilio è finito. La resurrezione di tutti quelli che dormono nella tomba e vicina; essi udranno la Sua voce e ne verranno fuori, alcuni per la vita eterna, gli altri per la distruzione eterna. Cristo rialzerà tutti i Suoi santi nella gloria con un corpo immortale e aprirà a loro le porte della città di Dio. Manuscript 69, 1912 (Manuscript Releases, vol. 10, pp. 159, 160). VC 129.2