I sacerdoti che portavano l’arca del patto del SIGNORE stettero fermi sull’asciutto, in mezzo al Giordano, mentre tutto Israele passava all’asciutto, finché tutta la nazione ebbe finito di oltrepassare il Giordano. Giosuè 3:1 VC 131.1
In quel momento dell’anno — era primavera — a causa dell’acqua di fusione proveniente dalle nevi, il livello del Giordani si era talmente alzato da superare gli argini e da renderne difficile il passaggio lungo i guadi, ma Dio voleva che gli israeliti attraversassero il fiume in maniera miracolosa... L’avanzata iniziò al momento stabilito; l’arca, portata a spalla dai sacerdoti, guidava l’avanguardia... Gli sguardi di tutti erano fissi sui sacerdoti che avanzavano verso la riva del Giordano. Videro che l’arca sacra veniva trasportata rapidamente verso il fiume tumultuoso, finché i piedi dei portatori furono ricoperti dall’acqua. Allora, all’improvviso, mentre a monte l’acqua veniva risucchiata, il resto fluiva a valle, e così apparve il letto del fiume. VC 131.2
Alla fine, quando tutto il popolo ebbe attraversato il fiume, anche l’arca fu portata sulla riva occidentale e appena raggiunse un luogo sicuro “e i sacerdoti... stettero a piè fermo sull’asciutto”, le acque, che erano state trattenute, furono liberate e ricoprirono il solco scavato dall’acqua. In ricordo di questo miracolo, mentre i sacerdoti che sostenevano l’arca erano ancora nel mezzo del Giordano, dodici uomini scelti precedentemente, uno per ogni tribù, presero una pietra dal letto del fiume e la portarono sulla riva occidentale. Queste pietre dovevano formare un monumento per ricordare alle generazioni future il luogo in cui gli israeliti si erano accampati per la prima volta oltre il fiume... L’influsso che questo miracolo ebbe sia sugli ebrei sia sui loro nemici, fu molto importante. Per Israele rappresentava la certezza della continua presenza e protezione di Dio, una prova del fatto che egli avrebbe operato per loro attraverso Giosuè, come prima era avvenuto con Mosè... La manifestazione della potenza divina in favore d’Israele doveva anche incutere timore nei popoli che li circondavano e quindi facilitare il loro completo trionfo... Per i cananei, per tutto Israele e per lo stesso Giosuè quella era una prova inequivocabile del fatto che il Dio vivente, il Re del cielo e della terra era con il Suo popolo e non li avrebbe mai né dimenticati né abbandonati. PP, pp. 483- 485. VC 131.3