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16 maggio, Disobbedienza A Dio Non Ha Scuse VC 142

Gradisce forse l’Eterno gli olocausti e i sacrifici come l’ubbidire alla voce dell’Eterno? 1 Samuele 15:22 VC 142.1

Gli ultimi giorni sono dietro all’angolo e Satana sta lavorando con tutte le sue forze per ingannare e distruggere le anime. La mancanza di testimonianza è universale da parte di coloro che dicono: Io credo nelle Testimonianze, ma non le comprendo. Il Signore ha corretto i loro modi sbagliati per salvargli dall’infelicità, inganno e rovina; ma vivono lo stesso come non avessero mai ricevuto la Luce e gli avvertimenti. Se fossero in armonia con Dio, non lo avrebbero abbandonato -ma poiché si sono allontanati da Lui, non ascoltano la Sua voce che continua a chiamare: Ritornate, o figli traviati, io guarirò le vostre ribellioni. (Geremia 3:22) VC 142.2

Saul dopo aver disobbedito i precetti di Dio riguardo alla distruzione degli Amaleciti, mentre incontrò Samuele gli disse: Benedetto sii tu dall’Eterno! Io ho eseguito l’ordine dell’Eterno». E Samuele disse: Cos’è dunque questo belar di pecore che mi giunge agli orecchi?... La risposta è stata la stessa che abbiamo udita nei casi simili — come la falsa scusa: Perché il popolo ha risparmiato il meglio delle pecore e dei buoi per farne dei sacrifici all’Eterno, il tuo DIO. Saul non dice “mio” o “nostro”, ma il “tuo Dio”. (1 Samuele 15:15,16) Molti di coloro che professano di essere al servizio di Dio, sono nella stessa posizione di Saul — dietro i loro ambiziosi progetti nascondono l’orgoglio e finta giustizia... VC 142.3

Samuele guardò Saul con sdegno ma nello stesso tempo non nascose la sua compassione e tristezza davanti alla sua peccaminosa condotta, di uno che amava sinceramente... Tuttavia questo nobile sentimento non poteva chiudere la sua bocca... Samuele risponde con tono deciso: Poiché hai rigettato la parola dell’Eterno, anch’egli ti ha rigettato come re. (1 Samuele 15:23) VC 142.4

Pochi hanno riconosciuto la tristezza del cuore di Samuele quando tornò a Rama. Dio aveva posto su di lui l’onere di Saul e l’onere di questo terribile messaggio che recava a lui. Ai peccatori raramente piacciono i rimproveri. Cercano di dare la colpa a quelli che pronunciano le parole di avvertimento come se fosse una questione personale. Nella loro cecità e nella loro ostinata resistenza, non riescono a vedere come stanno respingendo la luce e la misericordia. Manuscript 1a, 1890. VC 142.5