A te grido, o Eterno, mia rocca; non stare in silenzio, perché se tu non parli, io divengo simile a quelli che scendono nella fossa. Salmo 28:1 VC 150.1
Davide era il rappresentante del genere umano. La sua storia è di interesse per ogni anima che si sforza di acquisire le vittorie eterne. Nella sua vita c’erano due potenze che lottarono per la padronanza: il bene e il male. L’incredulità guidava le sue forze cercando di eclissare la luce che scendeva su di lui dal trono di Dio. Mentre il suo cuore era sottoposto a una grande battaglia giorno dopo giorno, Satana, si dibatteva contro l’avanzamento della giustizia. Davide sapeva che cosa significava combattere contro i principati e le potenze, contro i dominatori delle tenebre di questo mondo. A volte sembrava che il nemico ottenesse la vittoria, ma alla fine è la fede che vinse, e Davide gioì nel potere salvifico di Jehovah. VC 150.2
Ogni seguace di Cristo deve passare attraverso per la stessa lotta. Satana compie la sua opera con tutte le sue forze perché sa che il suo tempo sta per finire. Il gran conflitto è osservato da tutto universo celeste, e gli angeli sono pronti nell’intervenire insieme ai soldati di Dio contro il nemico, e di cantare insieme a loro l’inno di vittoria e di gioia. Manuscript 38, 1905 (The Seventh-day Adventist Bible Commentary, Ellen G. White Comments, vol. 3, pp. 1142,1143). VC 150.3
Ovunque è violata la volontà di Dio sia da parte delle nazioni sia da parte degli individui, il giudizio è alle porte. Molti allontanano la saggezza di Dio perché preferiscono quella del mondo. Davide, anche se aveva collocato la Parola di Dio accanto al suo trono, ed è fu inamovibile, nondimeno abbandonò le sue dottrine più belle... Dobbiamo portare la nostra religione allo standard biblico. Non dobbiamo avere la presunzione nel pretendere di avere la saggezza per accogliere o respingere le parole di Dio a nostro piacimento. Non dobbiamo permettere che il mondo pensi che i cristiani e il mondo hanno la stessa mente e lo stesso giudizio. C’è una linea tracciata tra il Dio eterno e la chiesa da una parte, e il mondo dall’altra. Non vi è alcuna unita tra i due. O si scelgono le vie del Signore o si scelgono quelle di Satana. Di conseguenza ci sarà sempre una lotta o per la fede o per il male... La gente del mondo odia la Bibbia, perché essa mette in guardia contro i piaceri mondani, contro i loro tratti ereditari del carattere. Essi preferisco mantenere le loro idee come se fossero quelle di Dio. Essi rigettano la Parola di Dio per la stessa ragione degli Ebrei quando gridavano: Crocefiggi Cristo, proprio perché Cristo rimproverava i loro peccati mettendo a nudo le loro iniquità... Letter 16, 1888 (Manuscript Releases, vol. 21, p. 169). VC 150.4