E i cieli proclameranno la sua giustizia, perché è DIO stesso il giudice. Salmo 50:6 Mar 286.1
Mentre queste parole, che esprimono una profonda fiducia salgono fino a Dio, le nubi gradatamente si allontanano e appare il cielo tempestato di stelle, luminoso, in contrasto con l’oscura e minacciosa zona dall’altra parte dell’orizzonte. Attraverso le porte aperte di scorge la gloria della città eterna. GC 639 Mar 286.2
Nel tempio si vedrà l’arca del Vecchio Testamento in cui sono stati collocate le due tavole d pietra, su cui è stata scritta la legge di Dio. Queste tavole saranno tolte dall’arca perché tutti possano vedere i dieci comandamenti scritti dal dito di Dio. Queste tavole che ora sono nascoste nell’arca, saranno una testimonianza della Verità e della legge di Dio. 7BC 972 Mar 286.3
Le menti e i cuori sacrileghi hanno creduto di essere abbastanza potenti per cambiare i tempi e le leggi di Dio; ma conservati nell’arca di Dio, sono i comandamenti originali, scritti sulle due tavole di pietra. Nessuna potenza della terra ha il potere di estrarre queste tavole dal loro sacro nascondiglio. 7BC972 Mar 286.4
Stagliata sullo sfondo del cielo, appare una mano che regge due tavole di pietra piegate insieme. Dice il profeta: E i cieli proclameranno la sua giustizia; perché Dio stesso sta per giudicare. (50:6) Quella santa legge, che manifesta la giustizia di Dio, proclamata sul monte Sinai in mezzo a tuoni e lampi fiammeggianti come guida di vita, è rivelata ora agli uomini come l’unica regola del giudizio. La mano apre le due tavole e su di esse si vedono i precetti del decalogo scritti a caratteri di fuoco. Le parole sono talmente chiare che tutti le possono leggere. La memoria si risveglia. Le tenebre della superstizione e dell’eresia sono dissipate da ogni spirito e i dieci comandamenti di Dio, brevi ma di vasta portata e autorevoli, sono visibili a tutti gli abitanti della terra. È impossibile descrivere l’orrore e la disperazione di coloro che hanno rigettato i principi divini... I nemici della legge di Dio, dai pastori fino ai più semplici fedeli, hanno ora un nuovo concetto della Verità e del dovere. Troppo tardi, però, si accorgono che il sabato del quarto comandamento è suggello del Dio vivente. GC 639, 640 Mar 286.5