In verità, in verità ti dico che se uno non è nato d'acqua e di Spirito, non può entrare nel regno di Dio. “Dovete nascere di nuovo”. Giovanni 3:5-7 Mar 70.1
Chi cerca con le proprie opere di raggiungere il cielo, tenta l’impossibile. Non vi è salvezza per chi segue una religione legalistica, cioè una forma priva di qualsiasi spiritualità. La vita cristiana non è il cambiamento o il miglioramento della vita precedente, ma una trasformazione radicale. Si deve verificare una morte al peccato per iniziare così una vita completamente nuova. Un tale cambiamento può essere prodotto solo dallo Spirito Santo. Mar 70.2
Anche se non si può indicare il momento, il luogo della conversione e le circostanze concomitanti, ciò non significa che essa non sia realmente avvenuta. Attraverso uno strumento invisibile come il vento, il Cristo opera continuamente nel cuore. A poco a poco, quasi inconsapevolmente, l’anima è attratta a Lui... Poi, quando lo Spirito rivolge un appello diretto, l’anima si abbandona a Gesù con gioia. Molti pensano che queste conversioni siano istantanee; in realtà sono il risultato di un’azione lenta, paziente e prolungata dello Spirito di Dio... Il vento, benché invisibile, produce effetti visibili e sensibili. Così l’opera dello Spirito sull’anima si manifesterà in ogni azione di colui che ne avrà sperimentato la potenza salvifica. Quando lo Spirito di Dio prende possesso di un cuore, trasforma la vita. Non ci si sofferma sui pensieri peccaminosi e si evitano le cattive azioni; l’amore, l’umiltà e la pace sostituiscono la collera, l’invidia e la discordia. La gioia scaccia la tristezza e il volto si illumina di una luce divina. Nessuno vede la mano che solleva il fardello; nessuno contempla la luce che scende dal cielo. La benedizione si ottiene quando l’anima si consacra a Dio con fede. Allora una potenza invisibile a occhio umano crea un nuovo essere all’immagine di Dio. Mar 70.3
Le menti finite non possono comprendere interamente l’opera della redenzione. La sua ampiezza supera i limiti della conoscenza umana. Ma coloro che passano dalla morte alla vita si rendono conto che essa è una realtà divina. Se l’opera della redenzione può già iniziare in questa vita, attraverso la propria esperienza personale, i suoi risultati si proiettano nell’eternità. DA 172,173 Mar 70.4