Padri, vi ho scritto perché avete conosciuto colui che è dal principio. Giovani, vi ho scritto perché siete forti e la parola di Dio dimora in voi, e perché avete vinto il maligno. 1 Giovanni 2:14 Mar 122.1
Ci sono dei giovani che hanno delle buone capacità, riconosciute e stimate dai loro amici, ma che non sono state santificate... Mar 122.2
In quest’opera conclusiva del Vangelo c’è ancora molto lavoro da fare, e quindi è più necessario che mai il reclutamento di collaboratori tra la gente comune. Giovani e anziani saranno chiamati dalle campagne e dalle fabbriche per essere mandati dal Maestro e portare il Suo messaggio. Molti di loro hanno forse avuto una semplice formazione, ma Cristo vede in loro doti che li qualificano per compiere il Suo piano. Se si impegnano con tutto il cuore e sono disposti a imparare, il Signore li renderà idonei a lavorare per Lui... Mar 122.3
Grandi o piccoli che siano i vostri talenti, ricordate che siete soltanto degli amministratori. Dio vi mette alla prova dandovi l’occasione di mostrarvi fedeli. È come se le vostre capacità rappresentassero un debito nei suoi confronti. Le vostre energie fisiche, mentali e spirituali appartengono a Lui e devono essere utilizzate per Lui. Dovete rendere conto del vostro tempo, del vostro influsso, delle vostre risorse e del vostro lavoro. YI 3 marzo 1908 Mar 122.4
I giovani che provano felicità e gioia nella lettura della Parola di Dio e nella preghiera si dissetano costantemente alla Fonte della vita. Essi raggiungeranno un notevole livello di perfezione morale e un’ampiezza di vedute. Dio riconosce come suoi figli coloro che si mantengono in contatto con Lui. Essi progrediscono sempre più, hanno un’idea sempre più chiara di Dio e dell’eternità. Il Signore fa di loro dei canali per trasmettere al mondo la conoscenza e la saggezza... 4T 624 Mar 122.5
Con un esercito di giovani come quello rappresentato dalla nostra gioventù, ben preparato e ben equipaggiato, con quanta rapidità potrebbe essere recato al mondo il messaggio del Salvatore crocefisso, risorto e prossimo a venire. La fine allora verrebbe rapidamente: fine delle malattie, del dolore e del peccato. Ed 271 Mar 122.6