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L’Uomo un essere mortale, 17 giugno VAF 175

Può un mortale essere più giusto di Dio? Può un uomo essere più puro del suo Fattore? Giobbe 4:17 VAF 175.1

L’uomo è mortale, e poiché si sente troppo saggio per accettare Gesù, egli rimarrà solo e sempre mortale. ST Feb. 13, 1912 La vita fisica... non è eterna; perché Dio è il Donatore della vita e solo Lui può riprenderla. L’uomo non ha alcun controllo sulla sua vita. 5BC 1130 La Parola di Dio non insegna da nessuna parte che l’anima dell’uomo è immortale. L’immortalità è solo un attributo di Dio. 1T 344 La dottrina dello stato cosciente dei morti si basa sull’errore dell’immortalità naturale; essa, come quella delle pene eterne, è contraria all’insegnamento delle Scritture, ai dettami della ragione e ai nostri stessi sentimenti di umanità... Ma che cosa dice la Parola a questo proposito? Davide afferma che nella morte l’uomo non è cosciente: “Il suo fiato se ne va, ed egli torna alla sua terra; in quel giorno periscono i suoi disegni”. Salmo 146:4... Quando in risposta alla sua preghiera, la vita gli fu prolungata di quindici anni, il re Ezechia manifestò a Dio la propria gratitudine con un inno di lode. In questo canto, egli indica la ragione della Sua allegrezza: “Poiché non è il soggiorno dei morti che possa lodarti, non è la morte che ti possa celebrare; quelli che scendono nella fossa non possono più sperare nella tua fedeltà. Il vivente è quel che ti loda, come fo io quest’oggi”. Isaia 38:18,19 La teologia popolare ci presenta i giusti morti, già in cielo nel soggiorno dei beati, mentre lodano Dio con labbra immortali. Ezechia, invece, non scorgeva nella morte questa gloriosa prospettiva e le sue parole confermano le dichiarazioni del salmista: “...nella morte non c’è memoria di te; chi ti celebrerà nel soggiorno dei morti?” Salmo 6:5 ... Pietro, il giorno della Pentecoste, dichiarò a proposito del patriarca Davide: “... ch’egli morì e fu sepolto; e la sua tomba è ancora al dì d’oggi fra noi... Poiché Davide non è salito in cielo... Atti 2:29,34 Il fatto che Davide rimanga nella tomba fino alla resurrezione prova che il giusto, al momento della morte, non va in cielo. È solo con la resurrezione e grazie alla resurrezione di Cristo che Davide, alla fine, potrà sedere alla destra di Dio. GC 545, 546 VAF 175.2