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Cristo la primizia, 23 giugno VAF 181

Se noi speriamo in Cristo solo in questa vita, noi siamo i più miserabili di tutti gli uomini. Ma ora Cristo è stato risuscitato dai morti, ed è la primizia di coloro che dormono. 1 Corinzi 15:19,20 VAF 181.1

Gesù risorse dai morti come primizia di coloro che dormono. Egli era raffigurato dal covone che veniva agitato nel tempio e la sua risurrezione avvenne proprio nel giorno in cui i covoni erano presentati davanti al Signore. Per più di mille anni quella cerimonia simbolica era stata ripetuta. Si raccoglievano le prime spighe mature nei campi di grano e quando il popolo saliva a Gerusalemme in occasione della Pasqua, il covone delle primizie veniva agitato davanti al Signore come offerta di riconoscenza; solo dopo questa cerimonia si poteva mietere e raccogliere il grano. Il covone consacrato a Dio era un simbolo del raccolto. Nello stesso modo Cristo, la primizia, raffigurava il grande raccolto spirituale che doveva essere introdotto nel regno di Dio. La Sua resurrezione è un simbolo e una garanzia di quella di tutti i giusti. DA 785,786 VAF 181.2

La risurrezione di Gesù fu un esempio della resurrezione finale di tutti quelli che dormono in Lui. Il corpo risorto del Salvatore, il Suo portamento, l’accento del Suo discorso, erano tutti familiari ai Suoi seguaci. Allo stesso modo risorgeranno tutti quelli che morirono in Cristo. Come Gesù conosceva i Suoi discepoli, anche noi dovremmo conoscere i nostri amici. Seppur fossero stati deformati, malati o sfigurati in questa vita mortale, tuttavia nel loro corpo risorto e glorificato, la loro identità individuale sarà perfettamente preservata, e noi riconosceremo i loro volti e i loro lineamenti radiosi alla luce splendente di Gesù. 6BC 1092 VAF 181.3

La stessa potenza che ha resuscitato Cristo dai morti farà resuscitare la Sua chiesa, la glorificherà con lui al di sopra di ogni principato, di ogni potestà e di ogni nome che si può nominare non solo in questa vita, ma anche in quella futura. DA 787 VAF 181.4

Gesù ci riceverà con onore. Ci darà una corona di gloria incorruttibile. ST July 9, 1902 VAF 181.5