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Luce attraverso le tenebre, 5 ottobre VAF 285

Non gettate via dunque la vostra franchezza, alla quale è riservata una grande ricompensa. Avete infatti bisogno di perseveranza affinché, fatta la volontà di Dio, otteniate ciò che vi è stato promesso. Ebrei 10:35,36 VAF 285.1

Il tema del Santuario fu la chiave che svelò il mistero della delusione del 1844. Lo studio di questo soggetto rivelò un complesso sistema di verità, unito e armonico, dal quale risultava che la mano di Dio aveva diretto il grande movimento avventista. GC 423 VAF 285.2

Gli avventisti, pensavano che la terra, o parte di essa, fosse il santuario. Ritenevano che la purificazione del santuario fosse la purificazione della terra con il fuoco dell’ultimo giorno e che ciò si sarebbe verificato in occasione del secondo avvento. Cristo doveva quindi ritornare sulla terra nel 1844. Ma il tempo indicato era trascorso e il Signore non era venuto. I credenti sapevano che la Parola di Dio non può sbagliare; doveva quindi esserci un’inesattezza nella loro interpretazione della profezia. Ma in che cosa consisteva l’errore? Questo studio li fece giungere alla conclusione che non esistesse nessuna prova biblica per sostenere l’idea che la terra fosse il santuario. Nella Bibbia trovarono una spiegazione completa del santuario: la sua natura, la sua struttura e i suoi servizi. Ibid. 409-411 VAF 285.3

Coloro che camminavano nella luce della parola profetica si resero conto che Cristo, alla fine dei 2300 giorni, nel 1844, invece di tornare sulla terra era entrato nel luogo santissimo del santuario celeste per svolgervi la parte conclusiva dell’espiazione che doveva precedere il Suo avvento... VAF 285.4

Ora lo ritrovavano nel luogo santissimo, in qualità di Sommo Sacerdote, che presto sarebbe apparso come Re e Liberatore. Ibid. 422, 423 VAF 285.5

Videro che il Sommo Sacerdote era entrato in una nuova fase del Suo ministero e seguendolo, per fede, compresero quale fosse la missione finale della chiesa. Capirono più chiaramente i messaggi del primo e del secondo angelo ed erano ormai pronti per ricevere e trasmettere al mondo il solenne avvertimento del terzo angelo di Apocalisse 18. Ibid. 432 VAF 285.6