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Il Pane Che Colma La Fame, 22 luglio AN 216

Io sono il pane vivente che è disceso dal cielo; se uno mangia di questo pane vivrà in eterno; or il pane che darò è la mia carne, che darò per la vita del mondo”... Poiché la mia carne è veramente cibo e il mio sangue è veramente bevanda. Giovanni 6:51-55 AN 216.1

Le parole “Dacci oggi il nostro pane quotidiano” non si riferiscono solo al cibo temporale ma anche al cibo spirituale che conduce alla vita eterna. Quando crediamo e riceviamo la Parola di Cristo, mangiamo la Sua carne e beviamo il Suo sangue. Con mangiare il cibo temporale, il sistema fisico viene rinforzato, mentre mangiando la carne e bevendo il sangue del Figlio di Dio, si rinforza la natura spirituale. La Parola di Dio è spirito e vita per tutti quelli che l’accettano. Colui che partecipa nella comunione della carne e del sangue di Cristo, diventa partecipe della natura divina... Una corrente vitale e vivificante fluisce dal suo Salvatore a lui. MS 48, 1895 AN 216.2

Nessuno può mangiare questa carne e bere questo sangue per un altro. Ognuno deve venire a Cristo con la propria anima affamata, ognuno deve avere le proprie convinzioni, sentire il bisogno nell’anima e imparare da Cristo per conto proprio. MS 29, 1896 AN 216.3

Una volta ricevuto il pane della vita, non si desiderano più le attrazioni e le grandezze terrene. La nostra esperienza religiosa sarà dello stesso tipo del cibo di cui ci nutriamo. MS 50, 1895 AN 216.4

Il cibo che mangiamo ad un pasto non ci soddisfa per sempre. È necessario che mangiamo ogni giorno quel tipo di cibo. Nello stesso modo dobbiamo mangiare quotidianamente la Parola di Dio affinché l’anima possa essere rinnovata. In coloro che si nutrono costantemente della Parola, vive Cristo, la speranza della gloria. Trascurare lo studio della Bibbia conduce alla fame spirituale. Cristo è la sorgente della vita spirituale. L’anima in cui Egli dimorerà, soddisferà i requisiti del Suoi principi in completa devozione e consacrazione a Dio. Egli è per noi sapienza e giustizia, santificazione e redenzione. Lui è la nostra sufficienza ... Lui è la linfa vitale dell’anima. Se Egli dimorerà in noi, potremmo dire: “Io sono stato crocifisso con Cristo e non sono più io che vivo, ma è Cristo che vive in me”. Galati 2:20 MS 60, 1901 AN 216.5