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Costruiamo Il Ponte D’amore, 6 gennaio AN 13

In questo è l’amore: non che noi abbiamo amato Dio, ma che lui ha amato noi e ha mandato il suo Figlio per essere l’espiazione per i nostri peccati. 1 Gv. 4:10 AN 13.1

L’amore di Dio per il mondo è stato grande a tal punto da permettere che Suo Figlio rivestì l’umanità e scese sulla terra per salvare il mondo. Sebbene il peccato avesse prodotto un abisso tra l’uomo e il suo Dio, una divina benevolenza fornì un piano per colmare quell’abisso. E che cosa ha usato per colmare quell’abisso? Sé stesso. Lo splendore della gloria del Padre giunse in un mondo segnato dalla maledizione, e con il suo proprio carattere divino, con il Suo stesso corpo divino, creò un ponte... Le finestre del cielo furono aperte e flussi della grazia celeste arrivarono nel nostro mondo ottenebrato... AN 13.2

Se Dio ci avesse dato meno non avremmo potuto essere salvati. Ma fu generoso nei nostri confronti a tal punto che nessuno può dire che potrebbe amarci ancora di più. Solo comprendendo il valore di questa offerta possiamo comprendere larghezza, altezza e profondità dell’amore dell’Infinito! Oltre all’affetto dell’uomo, Dio desidera che egli lo ami con tutto il suo cuore, con tutta la sua anima, con tutta la sua mente e con tutta la sua forza. Gesù, avendo riversato tutto il tesoro che il cielo possedeva, ora rivendica tutto ciò che c’è nell’uomo. Quando cominciai a scrivere su questo argomento, continuavo e continuavo, senza poter fermarmi. Eppure avevo fallito. Quando raggiungeremo la dimora celeste, Gesù stesso ci guiderà al Padre con indosso le vesti che sono state rese bianche attraverso il sangue dell’Agnello. AN 13.3

“Per questo essi sono davanti al trono di Dio e lo servono giorno e notte nel suo tempio; e colui che siede sul trono dimorerà tra di loro”. Apocalisse 7:15 Letter 36a, 1890 AN 13.4