Go to full page →

Come Disciplinare La Mente, 17 aprile AN 117

Siano gradite davanti a te le parole della mia bocca e la meditazione del mio cuore, o Eterno, mia rocca e mio redentore. Salmo 19:14 AN 117.1

I pensieri devono essere puri, le meditazioni del cuore devono essere pulite; le nostre parole devono essere accettabili per il Cielo e utili per il nostro prossimo. RH June, 1888 AN 117.2

La mente naturale ed egoista, se lasciata di seguire i propri desideri malvagi, agirà senza giuste motivazioni, senza riferimento alla gloria di Dio o al beneficio dell’umanità. I pensieri saranno solo malvagi... Lo Spirito di Dio produce una nuova vita nell’anima, portando i pensieri e i desideri in obbedienza alla volontà di Cristo .... I giovani dovrebbero iniziare presto a coltivare le corrette abitudini di pensiero. Tutti dovremmo disciplinare la mente per pensare nel modo sano, e non permettergli di soffermarsi su cose cattive .... Quando Dio opera sul cuore mediante il Suo Spirito Santo, l’uomo dovrebbe cooperare con Lui... Dovremmo meditare le Sacre Scritture, pensando seriamente e sinceramente sulle cose che riguardano la nostra salvezza eterna. L’infinita misericordia e l’amore di Gesù, il sacrificio fatto per noi, esigono una seria e solenne riflessione. Dovremmo soffermarci sul carattere del nostro amato Redentore e Intercessore. Dovremmo cercare di comprendere il significato del piano di salvezza. Dovremmo meditare sulla missione di Colui che è venuto a salvare il suo popolo dai loro peccati. La nostra fede l’amore si fortificheranno attraverso la contemplazione dei temi celesti. Le nostre preghiere saranno sempre più accettate da Dio, perché si mescoleranno alla fede e all’amore. Saranno più intelligenti e ferventi. Avremo una più costante fiducia in Gesù e le nostre esperienze quotidiane si baseranno sulla volontà e sulla potenza di Cristo, Colui che ha fatto tutto il possibile per avvicinarci a Dio. Meditando su questi temi, sentiremo crescere in noi quella fede e quell’amore che renderanno le nostre preghiere più intelligenti e più gradite a Dio. Ibid AN 117.3