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Il Cibo Per La Vita, 16 luglio DAG 219

Figlio mio, fa’ attenzione alle mie parole, porgi l’orecchio ai miei detti; non si allontanino mai dai tuoi occhi, custodiscili nel centro del tuo cuore; perché sono vita per quelli che li trovano, guarigione per tutto il loro corpo. Proverbi 4:20-22 DAG 219.1

Le opinioni errate, il risultato della mancata educazione, sono state tramandate da famiglia in famiglia, da generazione in generazione, insieme all’indulgenza che ha portato a un grave stato di salute di migliaia di persone. Le nostre case di cura devono essere luoghi in cui può essere data un’educazione corretta a molti in materia di igiene e salute. Le abitudini nel mangiare devono essere seguite attentamente, al fine di prevenire malanni a causa dell’indulgenza dell’appetito. Il Signore non è contento di vedere il Suo popolo, che è stato comprato col sangue di Gesù, seguire le abitudini sbagliate. Durante il nostro soggiorno su questa terra, per quanto riguarda il mantenersi in salute, dobbiamo insegnare a tutti come evitare e come superare gli errori e l’indulgenza. Come credenti, dovremmo impegnarci a mantenere il cervello attivo per avere un’influenza positiva sugli altri. Dobbiamo diventare saggi collaboratori di Dio, e mantenere la nostra condizione di salute tale, da rendere perfetta la Sua opera. Maltrattare gli organi digestivi, da cui dipende in larga misura la felicità dell’intero nostro essere, è davvero un atteggiamento scoraggiante. Quando lo stomaco è disturbato, la mente è disturbata e il potere nervoso del cervello è indebolito. È un dovere religioso per ogni anima imparare la scienza della salute, tenere a mente un’adeguata alimentazione e metterla coscienziosamente in pratica. L’apostolo Paolo afferma che noi non ci apparteniamo, perché siamo stati comprati a caro prezzo. Se amiamo veramente Colui che ha dato la Sua vita per noi, dobbiamo sentirci in solenne obbligo di evitare malanni. L’indulgenza all’appetito può essere controllata solo con la lunga sofferenza di Cristo nel Suo lungo cammino nel deserto. Cristo sapeva, che per realizzare il piano della salvezza, doveva iniziare l’opera di redenzione proprio nel momento in cui il peccato entrò nel mondo. Il primo a cadere a causa dell’appetito, fu proprio Adamo. Lo stesso vale per la nostra esperienza. È necessario avviare l’opera di Riforma proprio là dove si sente una seria degenerazione. Letter 218, July 16, 1908, to a conference president... DAG 219.2