Go to full page →

L’insegnamento di Cristo abbracciò il mondo, 12 giugno CIF 173

Ora, quando Gesù ebbe finito questi discorsi, le folle stupivano della sua dottrina... Matteo 7:28 CIF 173.1

Gesù, non si soffermò su teorie astratte, ma si occupò di ciò che è essenziale per lo sviluppo del carattere, di ciò che accresce nell’uomo la capacità di conoscere Dio e aumenta in lui la forza di fare il bene. Egli parlò di quelle verità che sono in relazione con il comportamento e che uniscono l’uomo a Dio. CIF 173.2

L’insegnamento di Cristo, come la sua simpatia, abbracciava il mondo. Non può esserci circostanza nella vita, o crisi nell’esperienza dell’uomo, che non sia stata prevista dai suoi insegnamenti e per la quale i suoi princìpi non costituiscano una lezione. Le parole di Gesù Principe dei maestri, saranno sino alla fine dei tempi una guida per i suoi collaboratori. CIF 173.3

Per lui il presente e l’avvenire, il vicino e il lontano erano una sola cosa: Gesù aveva in vista le necessità dell’intero mondo. Con gli occhi dello spirito intravedeva già ogni sforzo degli uomini e le loro conquiste, come pure le lotte, le tentazioni, le perplessità e i pericoli. CIF 173.4

Egli parlò all’umanità intera: al bambino, nella gioia dei suoi primi anni; al giovane, dal cuore dinamico e irrequieto; all’adulto, nel vigore degli anni, sotto il peso delle preoccupazioni e delle responsabilità; all’anziano, nella sua debolezza e stanchezza: si rivolse all’uomo di ogni luogo e di ogni epoca. CIF 173.5

Egli poneva le cose di questa vita come subordinate a quelle di interesse eterno, senza per questo sottovalutarne l’importanza. Insegnò che il cielo e la terra sono uniti, e che una conoscenza della verità divina prepara l’uomo a meglio compiere i doveri della vita quotidiana. Per lui nulla era privo di scopo. I giochi del bambino, il lavoro dell’uomo, i piaceri, le sollecitudini e le sofferenze della vita erano altrettanti mezzi con un unico fine: la rivelazione di Dio per la redenzione dell’umanità. Ed 81,82 CIF 173.6