Signore, non hai seminato buon seme nel tuo campo? Come mai, dunque, c'è della zizzania?” Ed egli disse loro: “Un nemico ha fatto questo”. Matteo 13:27.28 CIF 251.1
Per quanto è possibile, i bambini dovrebbero essere posti, fin dai primi anni, lì dove questo meraviglioso libro di testo si apre dinanzi a loro. Fate in modo che essi contemplino le gloriose scene dipinte dal sommo Artista sulla tela cangiante dei cieli, che familiarizzino con le meraviglie della terra e del mare, che osservino il misterioso alternarsi delle stagioni e imparino a conoscere il Creatore in tutte le sue opere. Non c’è altro modo per gettare basi solide e sicure per una vera educazione. Tuttavia i bambini, entrando in contatto con la natura, potranno riconoscere in essa l’azione di forze antagoniste. Ed è qui che la natura ha bisogno di un interprete. Tutti, vedendo come il male si manifesta anche nel mondo naturale, hanno la stessa dolorosa lezione da imparare: “Un nemico ha fatto questo”. Matteo 13:28. Solo grazie alla luce che s’irradia dal Calvario, l’insegnamento della natura può essere giustamente compreso. Per mezzo della storia di Betlemme e della croce si insegni come il bene deve vincere il male e come ogni benedizione che giunge fino a noi è un dono della redenzione. Il rovo e la spina, il cardo e la zizzania illustrano vivamente il male che rovina e deturpa. Nel canto degli uccelli, nello schiudersi dei fiori, in diecimila altre cose della natura, dalla quercia della foresta alla violetta che sboccia ai suoi piedi, è visibile l’amore che rigenera. La natura ci parla ancora della bontà di Dio. “...io so i pensieri che medito per voi, dice il Signore, pensieri di pace e non di male”. Geremia 29:11. È questo il messaggio che, alla luce della croce, si può leggere in tutta la natura. I cieli dichiarano la gloria di Dio e la terra è ricolma delle sue ricchezze. Ed 100,101 CIF 251.2
In Eden. Prima di peccare, Adamo ed Eva erano circondati di una luce meravigliosa e splendente: la luce di Dio. Essa illuminava qualsiasi cosa avvicinassero... Per coloro che ricevono la luce della vita del Cristo, la natura e nuovamente illuminata. Alla luce della croce possiamo interpretare con certezza gli insegnamenti della natura... Colui che conosce Dio e la Sua Parola per esperienza personale ha una fede assoluta nella divinità delle Sacre Scritture. Ha sperimentato che la Parola di Dio è verità e sa che non si contraddice. Egli sa che nella vera scienza nulla può smentire gli insegnamenti della Parola... Le vie di Dio rivelate nel mondo naturale e nei suoi rapporti con l'uomo, costituiscono un tesoro da cui ogni studente della scuola di Cristo può attingere. 8T 324,325 CIF 251.3