Egli stesso è il capo del corpo, cioè della chiesa; egli è il principio, il primogenito dai morti, affinché abbia il primato in ogni cosa. Colossesi 1:18 CIF 284.1
Dal giorno dell’ascensione, Cristo ha portato avanti la sua opera sulla terra mediante scelti ambasciatori, attraverso i quali parla ai figli degli uomini e li assiste con cura. Il grande Capo della chiesa dirige la sua opera attraverso strumenti umani ai quali Dio ordina di agire come suoi rappresentanti. Coloro che sono stati chiamati da Dio per lavorare nella predicazione e nell’insegnamento per l’edificazione della sua chiesa, hanno una grave responsabilità. Come rappresentanti di Cristo, essi devono supplicare uomini e donne a riconciliarsi con Dio, e possono compiere la loro missione solo se ricevono dall’alto saggezza e potenza. I ministri di Cristo sono i guardiani spirituali del popolo che Egli ha affidato alla loro cura. Il loro lavoro è stato paragonato a quello delle sentinelle. Nei tempi antichi spesso venivano stazionate delle guardie sulle mura della città. Queste erano localizzate in punti strategici da dove potevano sorvegliare le zone importanti e dare il segnale di pericolo all’avvicinarsi del nemico. L’incolumità di tutti quelli che si trovavano all’interno della città dipendeva dalla loro fedeltà. Ogni tanto esse dovevano chiamarsi l’un l’altra, per assicurarsi che tutte fossero sveglie e che nessuna era stata assalita. Il grido che segnalava la quiete o il pericolo veniva trasmesso dall’una all’altra, ciascuna ripeteva il messaggio fino a che esso echeggiva intorno alla città... CIF 284.2
È privilegio delle sentinelle che sono in guardia sulle mura di Sion di vivere così vicino a Dio e di essere così sensibili alle impressioni del suo Spirito, che Egli può operare mediante loro per avvertire gli uomini e le donne del pericolo e per indicare loro il rifugio della salvezza. Fedeli sono coloro che avvertono la gente del sicuro risultato della trasgressione. Fedeli sono coloro che salvaguardano gli interessi della chiesa. Essi non possono mai rilassarsi nella loro vigilanza. Il loro è un lavoro che richiede l’esercizio di ogni facoltà dell’essere. Le loro voci si devono innalzare come il suono della tromba, mai devono emettere suoni vacillanti, note incerte. Colui che serve sotto la bandiera bagnata con il sangue dell’Emmanuele compirà tutto ciò che richiede sforzi eroici e paziente sopportazione. Il soldato della croce si erge indomito sul fronte della battaglia. Quando il nemico inizia il suo attacco, lui chiede l’aiuto che viene dall’alto, e mentre porta al Signore le promesse della Parola, viene fortificato per il dovere di quell’ora. Egli riconosce di aver bisogno della forza celeste. Le vittorie che ottiene non lo guidano all’esaltazione, ma lo spingono ad appoggiarsi sempre più sull’Onnipotente. La sua fiducia in Dio lo rende capace di presentare il messaggio della salvezza con una forza tale da impressionare le menti dei suoi ascoltatori. AA 360-363 CIF 284.3