Vi ho detto queste cose, affinché abbiate pace in me; nel mondo avrete tribolazione, ma fatevi coraggio, io ho vinto il mondo. Giovanni 16:33 CIF 286.1
Il Cristo non si è mai scoraggiato: i suoi discepoli devono avere la stessa fede e la stessa fermezza. Poiché dipendono da lui, che è il loro Maestro, devono vivere come Egli è vissuto, lavorare come Egli ha lavorato. Hanno bisogno di coraggio, forza e perseveranza per avanzare anche se ostacoli insormontabili sembrano sbarrare la loro strada, per superare le difficoltà, per sperare contro ogni speranza. Gesù li ha uniti al trono di Dio con la catena d’oro del suo amore inestinguibile. Egli offre loro la più grande forza dell’universo, quella che scaturisce dalla Fonte di ogni potenza. Per resistere al male, dispongono della potenza su cui né la terra, né la morte, né il male possono prevalere: potenza che li renderà capaci di vincere come il Cristo ha vinto. CIF 286.2
Il Cristo desidera che nella sua chiesa si eseguano gli ordini del cielo, si attuino i piani del governo divino e regni un’armonia perfetta. In questo modo Egli è glorificato nel suo popolo; per mezzo dei credenti il Sole di giustizia brillerà sul mondo con grande splendore. Gesù ha elargito molti doni alla sua chiesa, affinché dal suo popolo, riscattato e redento, scaturiscano risultati gloriosi. Egli ha accordato benedizioni e doni al suo popolo, perché in esso si manifesti la sua pienezza. Sulla chiesa, rivestita della giustizia del Cristo, Egli ha riversato le ricchezze della sua misericordia, della sua grazia e del suo amore, ricchezze che avranno una manifestazione finale e completa. Gesù considera il suo popolo puro e perfetto come la ricompensa della sua umiliazione e il compimento della sua gloria; è lui, il Cristo, il grande centro dal quale si irradia tutta la gloria... CIF 286.3
Gesù aveva concluso l’opera che gli era stata affidata. Aveva glorificato Dio sulla terra; aveva manifestato il nome del Padre; aveva riunito coloro che dovevano continuare la sua opera fra gli uomini. E disse ancora: “Ed io son glorificato in loro. E io non sono più nel mondo, ma essi sono nel mondo, e io vengo a te. Padre santo, conservali nel tuo nome, essi che tu m’hai dati, affinché siano uno, come noi. Con queste parole, che manifestano l’impronta dell’autorità divina, Gesù affida al Padre i suoi eletti. Intercede per il suo popolo come Sommo Sacerdote. Il Pastore fedele, raccoglie il suo gregge all’ombra dell’Altissimo, al riparo, in un rifugio sicuro. Lo attende l’ultima battaglia con Satana ed Egli si prepara ad affrontarla. DA 679,680 CIF 286.4