Poi l'Eterno DIO piantò un giardino in Eden, ad oriente, e vi pose l'uomo che aveva formato. Genesi 2:8 CIF 45.1
Nonostante tutto quello che è stato detto e scritto riguardo alla dignità del lavoro, prevale ancora l’idea che esso sia degradante. L’opinione popolare, in certi momenti, ha cambiato l’ordine delle cose. Così che gli uomini sono arrivati a pensare che non è appropriato per un uomo lavorare con le proprie mani, perché non possono apparire come gentiluomini. Essi lavorano duramente per ottenere denaro, e avendo accumulato ricchezze, credono che i loro soldi renderanno i loro figli gentiluomini. Eppure molti di loro, non sono stati capaci di crescere i loro figli allo stesso modo come loro stessi sono stati cresciuti, lavorando duramente. I loro figli spendono soldi guadagnati con il lavoro degli altri, senza comprenderne il valore, di conseguenza, abusano del talento che il Signore ha concesso loro per raggiungere buoni risultati. Gli scoppi del Signore non sono gli scopi degli uomini. Non era nel piano di Dio che gli uomini vivessero nell’ozio. Egli ha creato l’uomo per diventare sì un gentiluomo, ma sebbene ricco di tutto ciò che il Creatore dell’universo poteva fornire, Adamo non doveva rimanere inattivo. Non appena fu creato, gli fu chiesto di lavorare. Doveva trovare un impiego per poter curare le cose che Dio aveva creato, e come risposta al suo lavoro, i suoi desideri dovevano essere abbondantemente soddisfatti dai frutti del giardino dell’Eden. Mentre i nostri primi genitori obbedivano a Dio, il loro lavoro nel giardino era un piacere, e la terra dava con abbondanza ricchi frutti per i loro bisogni. Quando l’uomo si allontanò da Dio, fu condannato a lottare contro le tentazioni di Satana e guadagnare il pane con il sudore della fronte. Da quel momento in poi, egli combatté con fatica e nelle avversità contro il potere cui aveva ceduto la sua volontà. Le tentazioni di Satana potrebbero essere rese inefficaci e il male rimosso, anche se ciò costa grande fatica. E sebbene l’uomo sia accompagnato da ansia, stanchezza e dolore, il suo lavoro è ancora fonte di felicità e di crescita; e una salvaguardia contro le tentazioni. La disciplina del lavoro pone il freno all’autoindulgenza e promuove laboriosità, purezza e l’integrità. Così, il lavoro diventa parte del grande piano di Dio per la nostra guarigione dalla caduta. Counsels to Parents, Teachers, and Students, 273, 274 CIF 45.2
È il Creatore dell’uomo che ha ideato i meccanismi del nostro corpo… Ogni legge che regola l’organismo deve essere considerata divina, come la Parola di Dio, quanto a origine, carattere e importanza. Ogni negligenza, ogni scelta trascurata, ogni abuso nei confronti del perfetto meccanismo ideato dal Signore è una violazione della Sua legge. MM, 221 CIF 45.3