Questo è il pane che discende dal cielo, affinché uno ne mangi e non muoia. Giovanni 6:50 CIF 106.1
Ciascuno di non dovrebbe approfittare per imparare a non ricadere negli errori visti fare dai nostri fratelli o amici. Notare le carenze degli altri, o perfino diffamargli, spesso porta all’auto esaltazione di noi stessi. È preferibile che ciascuno stia in guardia e continui a proseguire il proprio sentiero per non perdere la giusta direzione per timore di incontrare “gli zoppi”. Nessuno di noi è così vicino nel diventare troppo devoto o pretendere di possedere già la statura di Cristo. CIF 106.2
Per trasformare il carattere alla somiglianza di quello di Cristo, il miglior rimedio è vivere in umiltà e continuare a guardare a Lui. L’anima non può essere soddisfatta solo dalle forme, dalle massime o dalle tradizioni. Il suo grido deve essere: “Signore, dammi il Pane della vita, rinnova la mia riarsa natura spirituale, affinché io possa essere rianimato e ristorato. Non permettere che nulla di male si interpone tra me e il mio Redentore. Come l’uomo di dolori, vieni e soccorrimi. Solo Tu, o Signore, sei la mia salvezza. Tu sei stato ferito per le mie trasgressioni e le mie iniquità... aiutami a guarire dalle mie ferite”. CIF 106.3
Cristo fu crocefisso per i nostri peccati, e fu elevato dal sepolcro per la nostra giustificazione. Egli proclama trionfante: “Io sono la resurrezione e la vita”. Ora, Gesù è il nostro intercessore davanti al Padre. Ha portato i peccati di tutto il mondo affinché noi fossimo liberi. Nessun uomo può sopportare il peso dei propri peccati. E Gesù che si è incaricato di prendergli su di Sé affinché ogni anima che crede in Lui non perisca ma abbia la vita eterna. CIF 106.4
Ogni discepolo di Cristo sarà sostenuto dalla Sua grazia quando fa di tutto per perfezionare il proprio carattere. Distogliendo lo sguardo da Gesù è facile cadere in errore, ma non appena si viene avvertito del pericolo, bisogna fissare nuovamente gli occhi su di Lui, perché solo in Lui c’è speranza di vita eterna, solo seguendo i suoi passi possiamo camminare in modo sicuro. Non smettete a ripetervi: “Egli è il mio intercessore vivente davanti a Dio. Egli prega in mio favore; è il mio Avvocato; mi può rivestire con la Sua giustizia; ed è tutto ciò di cui ho bisogno per essere in grado di sopportare la vergogna e il rimprovero per amore del Suo nome. Egli mi aiuta di sopportare le persecuzioni e mi darà la grazia e il conforto con la Sua presenza. Sia glorificato il Suo nome! RH, May 12 1896 CIF 106.5