Sin da bambino hai conosciuto le sacre Scritture, le quali ti possono rendere savio a salvezza, per mezzo della fede che è in Cristo Gesù. 2 Timoteo 3:15 CIF 128.1
Sila, il compagno di lavoro di Paolo, era un operaio capace, che aveva il dono di profezia; in effetti l’opera da svolgere era così grande che fu chiara la necessità di preparare altri uomini per il servizio. Paolo vide che Timoteo riconosceva la santità del ministero. Egli non era spaventato di dover affrontare sofferenza e persecuzione, era disponibile a ricevere l’istruzione necessaria. Tuttavia l’apostolo non si accollò la responsabilità di dare, a un giovane senza esperienza, una preparazione all’attività evangelistica, senza prima essere pienamente soddisfatto del suo carattere e della sua vita passata. Il padre di Timoteo era greco e la madre ebrea. Questo promettente giovane aveva conosciuto le Scritture fin dalla più tenera età. Le buone abitudini della sua famiglia avevano influenzato positivamente la formazione del suo carattere. La fede della madre e della nonna negli scritti sacri lo aveva spinto a considerare le benedizioni che Dio riversa su coloro che fanno la sua volontà. La Parola di Dio era stata la regola con la quale queste due donne avevano educato Timoteo. L’influsso spirituale delle lezioni imparate lo preservarono dal male che lo circondava. Il suo linguaggio era puro. I suoi istruttori familiari avevano cooperato con Dio nel preparare questo giovane ad affrontare le sue responsabilità. Paolo vide che Timoteo era fedele, equilibrato e sincero, perciò lo scelse come compagno di lavoro e di viaggio. Coloro che avevano educato Timoteo nella sua infanzia furono ricompensati nel vedere che le loro cure avevano sortito un buon effetto: egli aveva guadagnato la fiducia del grande apostolo. Timoteo era soltanto un ragazzo quando fu scelto da Dio per essere un insegnante, ma i buoni princìpi assunti durante l’infanzia l’avevano reso capace di assistere Paolo. E sebbene fosse giovane, egli svolse con umiltà cristiana il compito che gli era stato affidato CIF 128.2
Paolo amò Timoteo, il suo “vero figliuolo nella fede”. 1 Timoteo Il grande apostolo stimolò spesso il giovane discepolo, interrogandolo circa la storia biblica; e mentre viaggiavano di luogo in luogo, gli insegnò accuratamente quegli accorgimenti che avrebbero contribuito al loro successo. Entrambi, Paolo e Sila, durante il periodo che trascorsero con Timoteo, cercarono di radicare nella sua mente, la santità e la serietà del ministero che era stato loro affidato. CIF 128.3
Nel suo lavoro, Timoteo cercò costantemente il consiglio e l’istruzione di Paolo. Egli non agì d’impulso, ma fu ponderato e riflessivo, avendo cura di mantenersi nella via del Signore. Lo Spirito Santo trovò in lui un uomo che poteva essere modellato per divenire un utile ricettacolo della potenza divina. Quando le lezioni della Bibbia vengono messe in pratica nella vita di ogni giorno, esse lasciano una traccia profonda e durevole sul carattere. Timoteo imparò queste lezioni e le praticò. AA 203-205 CIF 128.4